Il corallo scoperto nelle Isole Salomone misura 34 x 32 metri. È lì da tre secoli e resiste alla crisi climatica.
Pubblicato il 15/11/2024 08:01
Aggiornato il 15/11/2024 08:14
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Un gigante nascosto sotto le acque, gli scienziati della National Geographic Society hanno appena scoperto il corallo più grande del mondo nelle Isole Salomone, nel Pacifico. Le foto di questa scoperta sono state pubblicate giovedì 14 novembre. Dalla superficie appare una grande ombra nell'oceano turchese, ma i subacquei hanno scoperto un corallo eccezionale che misura 34 x 32 metri, più grande di una balenottera azzurra. Non immaginare una foresta di colori, ma piuttosto una roccia gigantesca, prevalentemente marrone con qualche tocco di rosso, rosa e blu.
Questo corallo è tre volte più grande del precedente record di Samoa. Ha un miliardo di polipi, minuscoli organismi collegati in una rete. Sono ciò che costituisce i coralli. Questa meraviglia sottomarina ha 300 anni, il che significa che ha più o meno la stessa età di Luigi XV. Ha visto la rivoluzione industriale, due guerre mondiali, l’avvento di internet e perfino il Covid.
Oggi si trova ad affrontare il cambiamento climatico che sta causando gravi danni ai coralli. Tre quarti delle barriere coralline sono colpite dallo sbiancamento, vale a dire che i polipi muoiono. Vengono mangiati dagli oceani più caldi, che diventano anche più acidi assorbendo CO2. Il nostro corallo gigante regge bene, perché è un po' più profondo della media e quindi in acque più fresche. “Un pilastro di vita è ancora lì!”, rallegri gli scienziati che lo hanno scoperto. È soprattutto un segnale incoraggiante. La prova che un tale organismo può resistere, in ogni caso, alla crisi climatica.
Il team della National Geographic Society lo vede come un simbolo dei misteri della natura ancora da chiarire. Questo corallo è lì da tre secoli, sotto gli occhi delle popolazioni locali, ma gli abitanti della zona lo presero senza dubbio per un grosso scoglio. Senza attrezzatura subacquea, non si sono avvicinati a lui. Abbastanza per ricordarci le tante scoperte ancora davanti a noi. Gli scienziati hanno documentato due milioni di specie viventi in tutto il mondo. Secondo le stime ne restano almeno 8 milioni da scoprire.