Pensavano di dire l’ultimo addio alla persona amata, ma l’urna che avevano tra le mani era vuota. Lo scorso maggio, le ceneri di un certo Erwin erano infatti andate perdute prima che fosse organizzata la cerimonia funebre. Dell’urna nell’armadietto chiuso a chiave del cimitero di Wetzikon (ZH) nessuna traccia. In tal caso, il responsabile del luogo dovrà informare i parenti del defunto e rinviare la sepoltura. Ma l’uomo che gestiva il cimitero solo da pochi giorni ha optato per un’altra strada, riferisce il “Tages Anzeiger”.
“Dopo ricerche infruttuose, si è deciso di seppellire simbolicamente un’urna vuota. Questa decisione è stata presa senza consultare i parenti”, ammette la città di Wetzikon. Il personale del cimitero non avrebbe voluto “confrontare la famiglia in lutto con questo problema, e in questa difficile situazione”. La storia sarebbe potuta finire lì. Ma no. Perché l’urna è ricomparsa all’improvviso tre mesi dopo. Durante tutto questo tempo avrebbe riposato presso il crematorio di Rüti (ZH).
Interrogato su questo caso specifico, quest’ultimo assicura che “i processi si sono svolti correttamente” e che “non è stato dato ordine di portare un’urna elettorale il 22 agosto a Wetzikon”. Il presidente del consiglio di fondazione avanza la tutela della personalità, pur dichiarando di non avere tempo da perdere nel rispondere alla stampa. Da parte loro le autorità, informate del problema alla fine di ottobre, assicurano che le ceneri di Erwin riposano a Wetzikon dalla fine di agosto.
“La decisione di seppellire un’urna vuota è stata presa con le migliori intenzioni. Tuttavia è chiaro, a posteriori, che tale procedura era errata, ammette il Comune. I parenti sono stati privati della possibilità di decidere il rito dell’addio. Avrebbero dovuto essere coinvolti fin dall’inizio”. Grazie all’indagine quotidiana, ora è fatto. Le autorità locali, che parlano di un “caso deplorevole e isolato”, hanno chiesto un’indagine amministrativa.
