La particolarità della radiazione gamma non è la sua composizione (è fatta di fotoni, come la luce visibile), ma l’energia che trasporta. È dell’ordine di un elettronvolt (eV) per la luce visibile. I raggi gamma possono trasportare un milione di milioni di elettronvolt o un teraelettronvolt (TeV). E i ricercatori ora dispongono di strumenti in grado di rilevare questo tipo di radiazioni.
Grazie all’osservatorio Hawc (Acqua d’alta quota Cherenkov), IL astronomiastronomi hanno addirittura già osservato, in meno di 10 anni, quasi 100 eventi gamma che descrivono come di altissima energia. Capisci, raggi gamma superiori a 100 TeV! C’è da dire che l’Hawc è un osservatorio un po’ particolare. È posizionato sul lato di vulcanovulcanoin Messico, a più di 4.000 metri sul livello del mare. Si tratta di un osservatorio composto da centinaia di vasche d’acqua e rilevatori che catturano le tracce di particelle cariche che si muovono molto velocemente. Come quelli prodotti quando i raggi gamma ci raggiungono.
Una fonte di raggi gamma ad altissima energia al centro della galassia
In Le lettere del diario astrofisicoun team internazionale di ricercatori guidati dal Los Alamos National Laboratory (Stati Uniti) racconta oggi di non solo aver osservato raggi gamma ad altissima energia, ma anche, per la prima volta, di aver rintracciato la loro origine al centro della Via Lattea. “Questo lavoro conferma per la prima volta la presenza di una fonte di raggi gamma ad altissima energia in un luogo della Via Lattea noto come dorsale della Via Lattea. centro galatticocentro galatticoil che significa che il centro galattico ospita alcuni processi fisicifisici il più estremo dei nostri UniversoUniverso»specifica Pat Harding, fisicofisicoin un comunicato stampa del Los Alamos National Laboratory.
I fisici chiamano questa fonte PeVatron. Il fenomeno rimane ancora misterioso per gli stessi astronomi. Quello che sanno è che in questa regione della Via Lattea troviamo a buco nero supermassicciobuco nero supermassiccio il famoso Sagittario A*, circondato dastelle di neutronistelle di neutroni e di nane bianchenane bianche che strappano questionequestione alle stelle vicine. Ma tutto è avvolto nuvolenuvole Di gasgasdenso a diversi milioni di gradi. Abbastanza da rendere impossibile la sua osservazione diretta. Da qui l’interesse dei ricercatori per i raggi gamma provenienti dalla regione.
I segreti di PeVatron
Perché PeVatron prende il nome dal fatto che gli astronomi sospettano la presenza di una sorgente che accelera le particelle fino a un milione di miliardielettronvoltelettronvolt un petaelettronvolt (PeV). Abbastanza per farli viaggiare a oltre il 99% della velocità della luce. E producono i famosi raggi gamma ad altissima energia. Nella mente degli scienziati, produrre tali energie richiede processi fisici estremamente violenti. Un buco nero che inghiotte un altro buco nero, per esempio. Ciò che lascia perplessi i ricercatori è che non si aspettano che questo tipo di fenomeno molto raro si verifichi in a galassiagalassia come la nostra Via Lattea. COSÌ…
Il buco nero della Via Lattea potrebbe bombardarci di raggi cosmici
Per saperne di più sul PeVatron, i fisici attendono ora con palese impazienza l’avvio di un nuovo impianto per l’osservazione dei raggi gamma. IL MeridionaleMeridionale Osservatorio di raggi gamma ad ampio campo è in procinto di costruzionecostruzione nel deserto di Atacama (Cile). Dovrebbe consentirti di aprire un file finestrafinestraun po’ più ampio anche dell’HAWC al centro della nostra Via Lattea. E, forse, svelare finalmente il mistero dei processi fisici estremi in gioco lìnt.