La modalità vocale avanzata di ChatGPT colpisce per le sue conversazioni quasi naturali, ma dovrebbe essere usata con cautela

Pubblicato l’11 novembre 2024 alle 06:57. / Modificato l’11 novembre 2024 alle 07:01.

C’è (ancora) qualcosa di nuovo su ChatGPT. Ricordiamo che una settimana fa il suo editore, la società californiana OpenAI, ha lanciato sul web un motore di ricerca in tempo reale all’interno del suo agente conversazionale. Poco prima OpenAI aveva offerto un’altra funzione: interazioni vocali fluide con ChatGPT. Chiamata “modalità vocale avanzata”, questa funzione è ora disponibile per tutti gli utenti di questo servizio, siano essi abbonati paganti o meno.

Questa modalità vocale è stata presentata lo scorso maggio da OpenAI, nel corso di una demo che ha fatto molto parlare di sé. I dirigenti dell’azienda avevano dimostrato come fosse possibile chattare in modo del tutto naturale con ChatGPT, interrompendolo a metà delle sue frasi, chiedendogli di essere più divertente, educato o impertinente, facendolo cantare o ridere. “Questa è la prima volta che facciamo un grande passo avanti in termini di facilità d’uso. Questo è estremamente importante perché è il futuro dell’interazione tra noi e le macchine”, ha affermato Mira Murati, direttore tecnologico della start-up, che da allora ha lasciato OpenAI.

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