Negli ultimi anni è diventata una delle principali attrazioni turistiche del Perù. Questo sito isolato, situato sulle Ande a circa 80 chilometri dalla città di Cuzco e raggiungibile solo a piedi o a cavallo, ha infatti conosciuto negli ultimi dieci anni un crescente interesse da parte dei turisti, e per una buona ragione: in questo paesaggio arido e desertico dispiega un’intera tavolozza di colori, che va dal rosa al verde, unica al mondo.
Questo è il massiccio di Vinicunca, spesso chiamato la montagna dei sette coloricolorio anche la montagna arcobaleno. Un panorama unico e assolutamente naturale, frutto della storia geologica della regione e più in particolare della formazione delle Ande.
La tettonica a placche all’origine di questo incredibile paesaggio
Le Ande sono infatti un’immensa catena montuosa situata ai margini della placca sudamericana. Il loro sollevamento è legato alla subduzione della placca di Nazca, che qui sprofonda cappottocappotto. Questo scontro tettonico, iniziato più di 90 milioni di anni fa, portò ad un’intensa deformazione della placca sudamericana e all’innesco di una significativa attività vulcanica. Sotto l’effetto della compressione laterale, le unità sedimentarie precedentemente depositate nei laghi e nei mari interni nei precedenti milioni di anni si sono quindi progressivamente deformate. Depositati orizzontalmente, questi strati si piegarono lentamente. Questo paesaggio, composto da materiale sciolto e poco resistente, fu poi sottoposto all’azione erosiva del vento e dell’acqua, che progressivamente piallarono il rilievo fino a conferirgli l’aspetto attuale.
È così che oggi possiamo osservare questi strati sedimentari verticalizzati, che danno a Vinicunca il soprannome di “montagna arcobaleno”. Ma a cosa sono dovuti tutti questi colori?
Colori che dipendono dalla composizione mineralogica degli strati
Come spiegato in precedenza, gli strati che compongono il paesaggio di Vinicunca risultano dalla deposizione di particelle sedimentarie in un bacino lacustrelacustre o marino, le cui condizioni sono variate nel tempo. Profondità, composizione, natura della sorgente sedimentaria, ecc., tutti questi parametri che variano nel tempo influenzeranno infatti la natura dei sedimenti depositati sul fondo del bacino.
Osservando più da vicino la natura delle rocce che compongono questa montagna ci si accorge che non è per nulla omogenea. Troviamo così:
- strati argillosi ricchi di anidride carbonica ferferche darà un colore rosso a queste rocce;
- dove queste argille sono mescolate con sabbia si ottiene un colore più rosato;
- il bianco è associato a strati di grassograsso contenente carbonato di calciocarbonato di calcio ;
- marne, una miscela di argilla e calcarecalcareprodurrà un colore viola;
- i toni verdi sono associati ad argille ricche di ferro, magnesiomagnesio e ossidi di ramerame ;
- gli strati marroni sono collegati a strati che si raggruppano mineraliminerali da diverse fonti;
- il colore giallo, infine, è associato a strati di arenaria contenenti calcare e minerali solforosi.
Questo panorama multicolore è quindi legato ad una ricca storia geologica, che abbraccia diversi milioni di anni!