Anche l’intelligenza artificiale non rientra tra i motivi addotti per rinnovare uno smartphone. Solo il 18% degli intervistati ha affermato che l’integrazione dell’intelligenza artificiale potrebbe motivarli a scegliere uno smartphone dotato di essa.
I consumatori hanno esigenze molto più concrete che li incoraggino a sostituire il proprio telefono. Il primo criterio menzionato è una maggiore autonomia, con il 61% degli intervistati, poi più spazio di archiviazione (46%) e migliori capacità fotografiche (38%). Inoltre, il 44% degli intervistati afferma di rinnovare il proprio smartphone una volta rotto o obsoleto. I cicli di rinnovo continuano ad aumentare, con i consumatori che mantengono i propri smartphone per tre o quattro anni, e l’intelligenza artificiale non sembra destinata a cambiare questa tendenza.
Ultimi dati che ancora non vanno nella direzione del settore: solo il 9% degli intervistati si dichiara disposto a pagare un abbonamento a un servizio di intelligenza artificiale, e il 40% non vuole investire un centesimo in questa tecnologia. Gli utenti sono già abbonati a molti servizi, in particolare allo streaming video, e non vogliono aumentare ulteriormente il proprio budget. Se Google o Apple sperassero di trarre profitto dalle loro attività di intelligenza artificiale, farebbero bene ad aspettare ancora qualche anno.