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L’esercito israeliano annuncia che l’attacco missilistico iraniano è terminato, i danni apparentemente limitati – rts.ch

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L’esercito israeliano ha annunciato nella notte tra lunedì e martedì che le truppe di terra avevano attraversato il confine per combattere contro Hezbollah nei villaggi del sud del Libano. In un comunicato stampa, ha precisato che queste operazioni, lanciate lunedì sera, sono “limitate, localizzate e mirate”, prendendo di mira “obiettivi e infrastrutture terroristiche” di Hezbollah. L’esercito israeliano non ha però rivelato il numero dei soldati coinvolti nell’incursione.

Interrogato su La Matinale de la RTS, il caporedattore della Rivista militare svizzera Alexandre Vautravers precisa che Israele sottolinea il carattere “limitato” dell’operazione, pur ricordando i vincoli imposti dal diritto internazionale e dall’opinione pubblica internazionale, soprattutto in negli Stati Uniti, dove il sostegno a tali azioni sembra essere in diminuzione.

>> Ascolta l’intervista ad Alexandre Vautravers su La Matinale:

L’esercito israeliano ha varcato la frontiera terrestre del sud del Libano: intervista ad Alexandre Vautravers / La Matinale / 6 min. / oggi alle 07:18

Un’“opportunità” per degradare le capacità di Hezbollah

Hezbollah, dal canto suo, ha dichiarato di aver “preso di mira” i soldati israeliani che si muovevano vicino al confine libanese nella notte tra lunedì e martedì. “Dopo i conflitti del 2005-2006, Hezbollah si è affermata come un’organizzazione paramilitare ben strutturata e altamente addestrata con una solida esperienza in Libano e Siria”. Alexandre Vautravers ritiene che Israele veda nella situazione attuale, in cui Hezbollah appare indebolito dalle recenti azioni, un’“opportunità” per degradare rapidamente le sue capacità.

Nel sud del Libano, secondo un ufficiale militare, l’esercito libanese ha riposizionato le sue truppe nel sud del paese, al confine con il nord di Israele. “Lascia la strada aperta all’esercito israeliano, perché non è in grado di opporsi direttamente ai raid israeliani”.

L’ONU ha inoltre riferito che, a causa “dell’intensità dei combattimenti”, le forze di pace dispiegate nella regione non potevano più pattugliare. Tuttavia, secondo Alexandre Vautravers, la loro presenza resta essenziale, soprattutto per fornire osservazioni neutre e obiettive nelle fasi più tranquille a venire. Ricorda che, a partire dal 1947-1948, le forze dell’ONU sono state spesso considerate inefficaci in termini di intervento diretto, ma il loro ruolo di osservatori rimane cruciale.

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