Quasi il 70% dei francesi in situazioni precarie non richiedono l’assistenza sociale a cui potrebbero avere diritto. Si tratta di un dato allarmante che mostra la portata del mancato ricorso ai diritti sociali. Di fronte a questa realtà, la CAF ha preso un’iniziativa firmando un accordo di partnership con France Travail.
Questo è un bene per i francesi
Lunedì 20 gennaio è stato firmato a Cahors un accordo dipartimentale tra la CAF e France Travail. Gérald Capel, direttore di France Travail Lot, ha spiegato al quotidiano La Dépêche: “Vogliamo dare informazioni su diritti di cui molti non beneficiano perché ignari della loro esistenza”.
Cécile Caré, direttrice del CAF du Lot, ha sottolineato l’importanza di migliore coordinamento tra le due istituzioni. E questo, con l’obiettivo di rispondere in modo efficace alle esigenze del pubblico che si trova in una situazione precaria.
L’obiettivo principale di questa collaborazione è ridurre il mancato utilizzo dell’assistenza sociale. Agendo insieme, le due organizzazioni sperano di fornire migliori informazioni, semplificare le procedure amministrative e rafforzare il sostegno ai francesi.
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La convenzione si basa su sei settori prioritari. Si propone in particolare di rafforzare gli scambi tra CAF e France Travail, facilitare l’accesso ai diritti sociali essenziali, ma anche promuovere le professioni chiave come quelli della prima infanzia e dell’animazione.
L’obiettivo è anche quello di organizzare campagne di comunicazione nei comuni. Una delle misure chiave resta la realizzazione di laboratori pratici destinati agli utenti iscritti a France Travail. Questi workshop riguarderanno vari temi.
Un’iniziativa della CAF
È il caso delle procedure dematerializzate per ottenere le RSA dai CAF, servizi accessibili ai giovani. O anche aiuti specifici per le persone con disabilità. Secondo Cécile Caré, questi workshop hanno un duplice obiettivo.
Vale a dire: “sensibilizzare i potenziali beneficiari e semplificare le procedure amministrative”. Si prega di notare che il mancato ricorso all’assistenza sociale non è limitato al dipartimento Lot.
A livello nazionale i numeri restano altrettanto preoccupanti. Quasi il 50% degli aventi diritto alla Solidarietà Sanitaria Integrativa (CSS) non la richiede. Questo quindi se ne va un francese su quattro non ha accesso alle cure.
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Altre prestazioni CAF, come l’indennità di alloggio (APL, ALF, ALS) o il bonus di attività, registrano tassi di mancata fruizione prossimi al 40-47%. Resta interessato anche l’Assegno di Solidarietà per gli Anziani (ASPA), destinato ai pensionati a basso reddito.
Un potenziale beneficiario su due perde tale assistenza. E questo spesso è dovuto a procedure amministrative troppo complesse. Per rispondere a queste sfide, l’accordo firmato tra CAF e France Travail pone la comunicazione al centro della sua azione.
Informare i cittadini sui loro diritti, sostenerli nei loro sforzi e semplificare le procedure sono le priorità di entrambe le organizzazioni. Questa iniziativa avrebbe potuto un impatto molto significativo sulle condizioni di vita beneficiari.
Accedendo all’assistenza sociale CAF a loro spettante, i cittadini in situazioni precarie potrebbero non solo migliorare la propria vita quotidiana, ma anche considerare con più serenità un ritorno al lavoro.
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