Il futuro stadio municipale di Kolda crea polemica tra l’ISRA (CRZ) e il municipio di Kolda. All’origine della controversia, il Centro ricerche zootecniche di Kolda (CRZ) ritiene che il terreno destinato allo stadio appartenga alla loro proprietà che è un titolo fondiario. Mamadou Ousseynou Ly è il direttore dell’ISRA/Kolda che crede che siano stati attaccati dal municipio occupando la loro terra. Pertanto, il terreno numero 3 di 95 ettari attaccato è quello su cui il municipio vorrebbe installare lo stadio municipale.
Secondo quest’ultimo, i titoli fondiari dell’ISRA comprendono 305 ha TF 346/HC, 463 ha TF 201/HC, 1226 ha TF 253/HC e 602 ha di terreni non registrati.
Nel processo, sostiene che 50 ha sono stati declassificati per la ZAC (2003), una fascia di 50 ha restituita alla cooperativa degli agenti ISRA e 04 ha a Senelec (particella 4 di 92 ha).
Interrogato sulla questione, il sindaco di Kolda Mame Boye Diao fornisce i dettagli. Sostiene quindi che il terreno è loro assegnato dal Ministero dell’Urbanistica dal dicembre 2022. Allo stesso tempo, precisa che questo sito ospita lotti come il villaggio artigianale, l’hub, la zona di piscicoltura, il polo professionale centro di formazione la cui posa della pietra è stata effettuata dal Ministro dell’Istruzione Superiore senza che l’ISRA si opponesse.
Con sorpresa, lamenta il direttore dell’ISRA, “un bel mattino, vediamo livellatrici scavare tutto questo grande appezzamento dedicato all’allevamento e all’agricoltura prima di versarvi sopra la sabbia da costruzione. » In questo senso, ricorda “in seguito abbiamo cercato di ottenere documentazione dai servizi tecnici locali per sapere quando questo terreno è stato declassificato. Inoltre, secondo me, non penso che questo pacco sia declassificato. In questo senso, sappiamo che il titolo fondiario emana dal Presidente della Repubblica…”
Secondo il sindaco di Kolda, “come impiegato, ho presentato una richiesta per le ZAC al ministro incaricato dell’urbanistica che lui stesso, attraverso la DGUA, ci ha assegnato questi terreni…”
Molto convincente nella sua argomentazione, Mamadou Ousseynou Ly ha ricordato: “siamo su questo sito per denunciare l’aggressione che la CRZ subisce da diversi anni. Qui siamo sul lotto 3 che è un titolo fondiario CRZ situato nella zona Est su un patrimonio fondiario di circa 2.500 ettari. » Inoltre precisa: «questa parte è suddivisa in più appezzamenti destinati all’allevamento e all’agricoltura. Abbiamo quindi 250 capi di manzo della cosiddetta “razza ndama”, a rischio di estinzione. In questo senso questa zona ci permette di conservare questa razza molto importante per le sue carni. »
Oggi il CRZ ritiene che il dialogo con le autorità resti l’unica via per trovare una soluzione. Per questo motivo i funzionari della CRZ informano le autorità che eventuali deficit o mancanze di obiettivi sarebbero legati a questa spoliazione dei terreni a cui è soggetta la tenuta.
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