Il gruppo pubblico francese Orano (ex Areva) ha firmato, venerdì 17 gennaio a Ulan Bator, un accordo per lo sfruttamento di una vasta miniera di uranio con la Mongolia, un investimento presentato da Parigi come importante per l’approvvigionamento delle centrali elettriche francesi.
L’accordo è stato firmato in particolare dal ministro francese delegato al commercio estero, Laurent Saint-Martin, e dal direttore generale di Orano, Nicolas Maes, ha osservato un giornalista dell’Agence France-Presse. “Si tratta di un contratto importante in termini di sovranità energetica e autonomia strategica”Lo hanno riferito i servizi di Laurent Saint-Martin all’AFP. Questo accordo “realizza l’ambizione francese di garantire, per i prossimi decenni, il proprio approvvigionamento di uranio”lo hanno anche detto in un comunicato stampa.
Questa firma era attesa dall’ottobre 2023, quando il memorandum d’intesa sulla gestione di questo sito è stato siglato in Francia durante una visita di Stato del presidente mongolo Ukhnaagiin Khürelsükh.
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Un deposito “importante”.
I colloqui tra Orano e il governo mongolo sono iniziati più di due anni fa. I dettagli dell’accordo definitivo, che non sono stati resi noti immediatamente, dovrebbero essere resi noti nella giornata di venerdì.
Secondo un comunicato del governo mongolo citato dalla stampa e diffuso nel 2024, l’accordo prevedeva un investimento complessivo di 1,6 miliardi di dollari (1,55 miliardi di euro) con un investimento iniziale di 500 milioni e una prima produzione effettiva nel 2027.
Secondo Orano, questo giacimento di uranio Zürkh-Ovoo (o Zuuvch-Ovoo), scoperto dai geologi della compagnia nel sud-ovest della Mongolia, è “maggiore”. Dispone di circa 90.000 tonnellate di risorse e si prevede che sarà sfruttato nell’arco di tre decenni. Secondo le stime, la produzione di questo futuro sito dovrebbe aggirarsi sulle 2.500 tonnellate all’anno.
Per dare un ordine di grandezza, si tratta di circa un quarto del consumo annuo della flotta nucleare francese. Punto importante, però: l’uranio estratto non sarà diretto solo verso la Francia, Orano ha clienti diversi da EDF, gestore delle centrali francesi.
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Per la Francia è fondamentale garantire l’approvvigionamento di uranio alle centrali elettriche francesi da parte di una società nazionale, la Orano, di proprietà dello Stato al 90%, perché ciò permette di garantire gli approvvigionamenti. Questo progetto franco-mongolo è sviluppato da diversi anni da Badrakh Energy, la joint venture tra Orano e l’azienda pubblica mongola MonAtom.
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