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14a scelta nelle mani di Kent Hughes

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Niente va più bene a Pittsburgh.

I Penguins non erano così temuti nella National Hockey League da molte lune.

Invece, sono diventati lo scherzo ambulante della NHL. Questa squadra invecchiata e senza futuro sta attraversando un periodo buio e preoccupante.

Dopo aver perso la terza partita consecutiva, la squadra ha un triste record di 2-5-3 nelle ultime dieci partite.

Non è solo un brutto periodo; è un chiaro sintomo di una squadra finita che lotta per sopravvivere.

A 4 punti dal posto dei playoff, ma avendo giocato due partite in più rispetto ai diretti rivali, le speranze dei Penguins stavano rapidamente svanendo.

È evidente a tutti gli osservatori che Pittsburgh si dirige dritto verso la cantina della classifica. La dinastia che un tempo dominava la NHL è l’ombra di se stessa, intrappolata da un nucleo invecchiato formato da Sidney Crosby, Evgeni Malkin e Kristopher Letang.

L’arrivo di Erik Karlsson, che avrebbe dovuto rivitalizzare la squadra, ha avuto l’effetto opposto. Ha finito come tutti gli altri.

Ma Crosby continua a giocare come se avesse vent’anni.

Mentre Pittsburgh affonda, i Montreal Canadiens si affermano come la squadra del momento nella NHL.

Con un gioco ispirato e una rinnovata energia, il CH si ritrova alle porte della serie, sorprendendo molti esperti.

Questo aumento di potere attira l’attenzione sulle esigenze della squadra, in particolare del centro.

Kent Hughes è ancora alla ricerca di un centro di qualità, ma non di un centro qualunque: cerca un giocatore sotto contratto, capace di dare il suo contributo da subito pur potendo giocare anche la prossima stagione.

In questo contesto, le voci che legano Sidney Crosby a Montreal sono state rilanciate con forza. Mathias Brunet, noto giornalista, ha addirittura proposto un’offerta coraggiosa: inviare ai Penguins un pacchetto contenente la scelta non protetta del primo turno del 2025 dei Canadiens in cambio di Crosby.

Questa scelta, attualmente 14esima nella classifica provvisoria, potrebbe rappresentare un’interessante merce di scambio per una squadra come Pittsburgh, che deve avviare una profonda ricostruzione.

La possibilità che Crosby accetti di rinunciare alla sua clausola di non scambio per unirsi a Montreal è tutt’altro che inverosimile.

Il capitano dei Penguins, cresciuto sognando di vestire la maglia bianco-blu-rossa, potrebbe essere tentato dall’idea di concludere la carriera in una città dove l’hockey è una religione.

Crosby accetterebbe domani mattina secondo Brunet, sottolineando il profondo legame emotivo tra il giocatore e la metropoli del Quebec.

Se Crosby dovesse fare il salto a Montreal, le aspettative cambierebbero immediatamente. Con un giocatore del suo calibro alla guida, il CH non solo poteva puntare ad un posto nei playoff, ma anche presentarsi come una vera contendente alla Stanley Cup.

L’esperienza, la leadership e le abilità sul ghiaccio di Crosby trasformerebbero immediatamente il volto della squadra.

Questa ipotesi, però, solleva anche degli interrogativi. Il prezzo da pagare per acquisire Crosby sarebbe alto e Hughes dovrebbe valutare attentamente se una mossa del genere serve gli interessi a lungo termine dei Canadien.

Ma per i fan, la prospettiva di vedere la loro squadra preferita portare ancora una volta la fiaccola della NHL è irresistibile.

Mentre Pittsburgh affonda e Montreal si rafforza, il destino di Sidney Crosby potrebbe cambiare direzione.

Il capitano dei Penguins, uno dei più grandi giocatori della storia, avrebbe l’opportunità di rivitalizzare la sua carriera in una città che respira hockey.

Uno scambio tra le due squadre potrebbe riscrivere non solo la storia di Crosby, ma anche quella del canadese, che non è campione dal 1993.

Se ciò dovesse accadere, l’intera NHL avrebbe gli occhi puntati su Montreal. E immaginare uno dei migliori giocatori di tutti i tempi con il CH non è poi così folle.

Se una transazione dovesse concretizzarsi, rappresenterebbe una rara opportunità di rinnovo per i Pinguini.

Data la loro cronica incapacità di sviluppare potenziali clienti per diversi anni, assicurarsi una scelta non protetta al primo turno nel 2025 potrebbe dare inizio ad una vera e propria inversione di tendenza.

Questa scelta, che potrebbe potenzialmente rientrare nella top 10 qualora il canadese dovesse inciampare nella corsa ai playoff, darebbe ai Penguins la possibilità di arruolare un giocatore d’impatto e porre la prima pietra di una ricostruzione tanto attesa.

Per Montreal, che ha così tante speranze nella propria banca e soprattutto in un’altra scelta del primo round, Crosby a Montreal è la cosa più logica.

L’organizzazione ha potuto massimizzare gli ultimi anni della sua carriera rafforzando al contempo la propria cultura vincente creata da Martin St-Louis.

La leadership di Crosby non si esprime solo sul ghiaccio, ma anche nello spogliatoio, dove potrebbe diventare un mentore fondamentale per questa squadra giovane e affamata.

Al di là delle prestazioni sportive, l’arrivo di Crosby a Montreal sarebbe un capolavoro di marketing.

Sidney Crosby, uno dei giocatori più popolari e rispettati della sua generazione, attirerebbe un’attenzione mediatica senza precedenti.

Le vendite delle maglie esploderebbero, così come gli sponsor, e il Bell Centre, già rinomato per la sua atmosfera elettrica, diventerebbe teatro di momenti storici.

Questo tipo di acquisizione trascenderebbe lo sport, ponendo Montreal al centro dell’attenzione internazionale.

Detto questo, questa transazione non sarebbe avvenuta senza la sua parte di rischi. Kent Hughes, sebbene esperto, si troverebbe sotto un’enorme pressione per far sì che questa acquisizione dia immediatamente i suoi frutti.

Soprattutto perché dovrà pagare molto di più di una 14esima scelta assoluta. Con un giocatore come Crosby in formazione, la pazienza dei tifosi e dei media sarebbe ai minimi storici.

Qualsiasi fallimento sarebbe amplificato e l’organizzazione non avrebbe altra scelta se non quella di puntare alla Stanley Cup non appena arriverà.

Per i Penguins la transizione post-Crosby sarebbe dolorosa, ma probabilmente inevitabile. Scambiando il loro leggendario capitano, avrebbero voltato una pagina importante della loro storia, accettando finalmente la necessità di una ricostruzione approfondita.

Una ricostruzione che sarebbe dovuta avvenire secoli fa.

Sì, parliamo di due squadre che prenderanno strade opposte.

I Penguins avrebbero iniziato un nuovo capitolo, mentre Montreal si sarebbe immediatamente proiettata nel ruolo di seria contendente alla Stanley Cup.

Kent Hughes è disposto a correre un rischio calcolato pur di portare un giocatore del calibro di Crosby a Montreal? E soprattutto, i Pinguini avranno il coraggio di lasciare andare il loro leggendario capitano, per affrontare finalmente la realtà di una ricostruzione?

Tutto è possibile…

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