Licenziare una parte dei dipendenti in base alle prestazioni è una pratica comune nelle grandi aziende americane. Una decisione simile è stata annunciata da Microsoft la scorsa settimana, secondo Business Insider, e riguarda meno dell’1% dei dipendenti del gruppo IT.
La mossa di Meta, però, si inserisce in una serie di annunci volti a trasformare il colosso dei social media nell’era di Donald Trump ed Elon Musk.
La settimana scorsa, Mark Zuckerberg ha concluso il suo programma di fact-checking negli Stati Uniti, progettato per combattere la disinformazione sulle sue piattaforme e considerato una “censura” contro i conservatori da parte della destra americana.
Invece di organizzazioni indipendenti, gli utenti potranno aggiungere contesto a determinate pubblicazioni, come su X, la rete di Elon Musk.
Il manager ha inoltre posto fine ai programmi volti a promuovere la diversità del personale e sono state allentate le regole di moderazione dei contenuti su Facebook e Instagram: ora sono autorizzati più insulti e richieste di esclusione delle donne e delle persone LGBT+ dalle istituzioni.
Queste due decisioni sono anche in linea con le opinioni politiche di Donald Trump, che lunedì sarà nuovamente presidente, e del suo alleato Elon Musk.
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