Le vendite di automobili del gruppo Volkswagen sono diminuite nel 2024, con un netto calo in Cina, a dimostrazione dell’anno buio vissuto dal produttore che ridurrà significativamente la sua produzione e la sua forza lavoro in Germania.
( GETTY IMAGES NORD AMERICA / BILL PUGLIANO )
Il secondo produttore mondiale dopo Toyota ha consegnato poco più di 9 milioni di veicoli in tutto il mondo nel 2024, in calo del 2,3% su base annua. Il marchio omonimo del gruppo ha rappresentato più della metà delle vendite (4,8 milioni), in calo dell’1,4%.
“Il 2024 è stato un anno difficile a livello mondiale, con un’economia debole, sfide politiche e una forte concorrenza, soprattutto in Cina”, il mercato automobilistico più grande del mondo, ha affermato Martin Sander, direttore delle vendite del marchio Volkswagen.
Altro segnale preoccupante che il settore automobilistico si sta trasformando in elettrico: è diminuita anche la domanda di auto a batteria, con un calo delle vendite del 3,4% per il gruppo e del 2,8% per il marchio.
La Volkswagen ha venduto 744.800 veicoli elettrici in tutto il mondo, ovvero l’8,3% delle sue vendite.
Il principale produttore europeo taglierà più di 35.000 posti di lavoro entro il 2030 e ridurrà significativamente la propria capacità produttiva in Germania, senza chiudere stabilimenti o licenziamenti forzati, dopo un accordo raggiunto a dicembre con il sindacato IG Metall.
Il marchio Volkswagen, uno dei dieci del gruppo che comprende anche Porsche, Audi e Skoda, è il più in difficoltà con una redditività a mezz’asta e una gamma di modelli elettrici che stenta ad affermarsi.
Il produttore tedesco è particolarmente in difficoltà in uno dei suoi mercati principali, la Cina, dove le vendite sono diminuite del 10% per il gruppo e dell’8,3% per il marchio.
Uno dei primi produttori stranieri ad entrare nel mercato cinese, Volkswagen non regge più bene il confronto con i concorrenti locali, più economici e più avanzati nella transizione all’elettrico.
In Europa, dove l’economia è in rallentamento, le vendite del gruppo sono rimaste stagnanti, con un calo del 2% in Germania. Sono invece aumentati del 6,4% in Nord America e del 14,7% in Sud America.
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