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Horneland importa Brann à l’ASSE

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Lo ricordiamo, nella sua analisi tattica dell’allenatore norvegese effettuata lo scorso dicembre, Fiorenzo Toniutti ha insistito sul pressing e sull’intensità messa nel gioco della squadra allora allenata dal Brann Eirik Horneland. Per supportare le sue osservazioni, era interessato a misurare l’intensità prendendo i duelli, i contrasti e le intercettazioni contestati di una squadra per minuto di possesso avversario. Viene utilizzato anche il PPDA, cioè la misurazione dell’alta pressione. Per fare questo calcoliamo tutte le azioni difensive effettuate dall’alto del campo.

Mentre i Verdi non avevano ottimi risultati in queste due categorie prima dell’arrivo dell’Horneland, contro il Reims l’influenza dell’allenatore norvegese è stata direttamente visibile dal PPDA, ovvero l’alta pressione esercitata dai Verdi ha raggiunto valori che classificherebbero ASSE al terzo posto in Ligue 1 a questo livello, nel caso di partite simili nel corso della stagione per i Verdi. Meglio ancora, in termini di intensità, i numeri sono ancora migliori per i Verdi, con un secondo posto in Ligue 1 dietro al PSG e davanti al Monaco, sempre se i Verdi dovessero avere una media al livello proposto contro il Reims.

Fiorenzo Toniutti esamina poi più nel dettaglio il pressing effettuato dall’AS Saint-Étienne contro il Reims. Anche in questo caso troviamo in questa Saint-Étienne, la Brann dell’epoca Hornland con un sistema e ruoli simili per i giocatori. In fase difensiva le ali che c’erano Boaye et Cafaro questo fine settimana hanno il compito di pressare i due difensori centrali avversari mentre spetta ai centrocampisti della staffetta, Bouchouri et Mouton Sabato, che chiudono la partita ai terzini avversari. Il ruolo di Stasi e il numero 9 in generale è fondamentale: è lui che deve venire a scavalcare i centrocampisti della staffetta avversaria, puntando ogni volta su chi gioca dalla parte della palla. Ogni volta l’obiettivo è chiudere l’avversario in metà campo, creando una situazione di superiorità numerica, per aumentare la pressione. Il rischio ovviamente è che l’avversario riesca a sventare questa trappola e cambiare velocemente la partita, con i Verdi che si ritrovano a loro volta in una situazione numericamente inferiore.

Fiorenzo Toniutti confronta le azioni di Saint-Etienne contro Reims con quelle di Brann nel video sottolineando le somiglianze tra loro. Poi conclude: “Horneland è arrivato a Saint-Étienne con il suo progetto Brann. Ha iniziato a metterlo insieme. La domanda che sorge ora è: funzionerà altrettanto bene che contro il Reims sul lungo termine? Lo Stade de Reims non era a priori nella migliore forma sabato, c’erano sicuramente cose che avrebbero potuto fare meglio. Tuttavia è interessante vedere che in così poco tempo e con giocatori che hanno avuto molta difficoltà a pressare e ad essere bravi in ​​difesa durante i primi quindici giorni, il risultato contro il Reims è piuttosto incoraggiante. La cosa interessante è che il Saint-Étienne ha segnato uno dei suoi gol su un recupero alto non dalla prima e dalla seconda linea ma dalla terza con Nadé che ha continuato la sua azione nel campo avversario.”

Se non è necessariamente interessato a questo video, Fiorenzo Toniutti spiega che altre somiglianze con il gioco giocato da Brann sotto Hornland erano visibili sabato come ad esempio il modo di ripartire con spesso i quattro difensori sulla stessa linea e i terzini molto bassi in fase di preparazione, per la maggior parte del tempo giocando lunghi e scattando sulla seconda palla, con attaccanti e i centrocampisti atterrano molto vicini tra loro.

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