La Cantabria adotta misure per fermare l’influenza aviaria

La Cantabria adotta misure per fermare l’influenza aviaria
La Cantabria adotta misure per fermare l’influenza aviaria
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IL L’influenza aviaria, detta anche “influenza aviaria”, è una malattia viralecausata dal virus della famiglia Orthomyxoviridae, del genere Influenzavirus A e B, con un’altissima probabilità di contagio e che viene disperso dagli uccelli selvatici che contaminano quelli domestici.

C’è diversi ceppi del virus che possono essere classificati in due categorie a seconda della gravità della malattia nel pollame: bassa patogenicità, che di solito provoca una malattia lieve che può anche essere asintomatica e passare inosservata, e alta patogenicità, che è caratterizzata da segni clinici gravi e alti tassi di mortalità.

Cantabria: stop all’influenza aviaria

Il Governo della Cantabria, attraverso il Ministero dello Sviluppo Rurale, dell’Allevamento, della Pesca e dell’Alimentazione, ha attivato il protocollo d’azione nella regione in risposta all’evoluzione della situazione epidemiologica della circolazione di Virus dell’influenza aviaria ad alta patogenicità (influenza aviaria) in Europa nelle ultime settimane e la decisione del Ministero dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione (MAPA) di aggiornare l’analisi dei rischi di introduzione di questo virus in Spagna e la necessità di rafforzare le misure di biosicurezza negli allevamenti di pollame.

In particolare, le misure volte ad evitare, a partire da questo lunedì, il contatto diretto e indiretto con gli uccelli selvatici e a rafforzare la sorveglianza passiva, sia in allevamenti di pollame e uccelli selvaticiinformare immediatamente i servizi veterinari ufficiali, nel caso della Cantabria, l’Ufficio Agrario Regionale di Gama, di qualsiasi sospetto di malattia.

Nel caso della Cantabria, dove non sono stati registrati casi, le misure saranno adottate nelle zone di particolarmente a rischio sono i comuni che appartengono al Parco Naturale di Santoña MarismasVictoria e Joyel e zone di confine: Ampuero, Argoños, Arnuero, Bárcena de Cicero, Bareyo, Colindres, Escalante, Hazas de Cesto, Laredo, Liendo, Liendo, Cleans, Meruelo, Noja, Rasines, Santoña, Solórzano e Voto.

Pertanto, da lunedì è vietato l’uso di uccelli degli ordini Anseriformes e Charadriiformes come richiami; allevare anatre e oche con altre specie di pollamee la detenzione di volatili da cortile all’aperto e, se in quest’ultimo caso, ciò non è possibile, devono essere poste reti antiuccelli o qualsiasi altro tipo di dispositivo per impedire l’ingresso di uccelli selvatici, purché siano nutriti e annaffiato in casa. strutture o in un rifugio che impedisca l’arrivo di uccelli selvatici e impedisca il loro contatto con cibo o acqua destinati al pollame.

È inoltre vietato dare acqua al pollame riserve d’acqua accessibili agli uccelli selvaticie i serbatoi d’acqua esterni necessari per ragioni di benessere degli animali per alcuni volatili devono essere adeguatamente protetti dagli uccelli acquatici selvatici.

Allo stesso modo, rimane è vietata la presenza di pollame o di altri tipi di volatili in cattività nei centri di raccolta, concorsi di allevamento e campionamento culturale, mostre e celebrazioni, nonché qualsiasi concentrazione di pollame o altri tipi di uccelli in cattività all’aria aperta.

Nel caso in cui un cittadino trovi un animale morto, Chiama il 112 o l’asilo nido Montes del Governo della Cantabria. Inoltre, nelle aree particolarmente a rischio, il Ministero ha istituito un sistema di sorveglianza che coordina le azioni tra le direzioni generali della biodiversità e dell’allevamento per la raccolta dei cadaveri per il successivo campionamento presso il Centro sanitario integrale. (CSI).

Versare facilitare il lavoro di diffusione del presente protocollo d’azione e delle misure corrispondentiIl Ministero dello Sviluppo Rurale invita i comuni e gli altri enti locali della regione a informare i loro vicini con manifesti, fogli informativi e canali di comunicazione a loro disposizione che ritengano opportuni.

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