La finale del trofeo “General Mamadi Doumbouya”, torneo organizzato a sostegno del leader della giunta, tra la squadra di N'Zérékoré e quella di Labé, si è trasformata in una carneficina domenica 1 dicembre. Almeno 56 persone sono morte in seguito al “calpestamento” conseguente ad un rigore contestato e fischiato a fine partita dall'arbitro.
Orrore assoluto. Gli “Shustles” hanno provocato almeno 56 morti domenica a margine di una partita di calcio a N'Zérékoré, nel sud-est della Guinea. L'incontro ha visto N'Zérékoré contro Labé, la finale di un torneo dedicato al capo della giunta, il generale Mamadi Doumbouya, salito al potere dopo un colpo di stato nel settembre 2021 e da allora diventato presidente.
“I corpi sono allineati a perdita d’occhio nell’ospedale. Altri sono stesi a terra nei corridoi. L'obitorio è pieno”, ha detto un medico dell'ospedale regionale, parlando in condizione di anonimato perché non era autorizzato a parlare ai media.
Secondo i testimoni, sostenitori arrabbiati hanno vandalizzato e dato fuoco alla stazione di polizia di N'Zérékoré. “Tutto è iniziato da una contestazione ad una decisione dell’arbitro. I tifosi hanno poi invaso l'area di gioco”, ha detto un testimone, parlando a condizione di anonimato per la sua sicurezza.
Molti corpi inerti visibili nei video
Nei video trasmessi sui social network e di cui l'AFP non ha potuto verificare l'autenticità, si vedono numerosi corpi inerti. Altri video che circolano sulle reti mostrano scene di grande confusione nelle strade in seguito allo scoppio degli scontri.
Tornei di questo tipo si sono moltiplicati nelle ultime settimane in Guinea, in quelli che sono visti come eventi a sostegno di una possibile candidatura del generale Mamadi Doumbouya alle prossime elezioni presidenziali. Inizialmente si era impegnato, sotto la pressione internazionale, a cedere il passo ai civili eletti entro la fine del 2024, prima di revocare la sua decisione.
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