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il calciatore non sarà presente al processo contro i sei uomini accusati di averlo rapito e tentato di estorcerlo

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INFO LE FIGARO – Sei uomini, tra cui il fratello maggiore del giocatore, Mathias Pogba, compariranno in tribunale da martedì per il loro coinvolgimento in questa vasta vicenda di tentata estorsione. Il gruppo aveva ordinato a Paul Pogba di pagare 13 milioni di euro a due rapinatori mai arrestati.

Non prenderà posto sul banco della parte civile. Secondo le nostre informazioni, il pilastro del Blues Paul Pogba non sarà presente al processo contro i sei uomini deferiti al tribunale penale di Parigi per averlo rapito nel 2022 e tentato di estorcergli 13 milioni di euro. Tra questi uomini ci sono gli amici d’infanzia di Paul Pogba, ma anche suo fratello maggiore, Mathias Pogba, processato per “tentata estorsione” e “associazione per delinquere”.

Da quando la sua carriera ha preso una svolta internazionale, il campione del mondo 2018, cresciuto nel quartiere Renardière, a Roissy-en-Brie (Seine-et-Marne), ha continuato a mantenere rapporti amichevoli con i suoi cari della città. Licenza all’epoca al Manchester United, poi alla Juventus a Torino, Paul Pogba è tornato alla Renardière grazie alla formazione in Francia, al Clairefontaine (Yvelines), con i Blues. Aveva preso l’abitudine di provvedere ai bisogni di questo gruppo di amici assumendoli al suo servizio, ricompensandoli occasionalmente, generosamente, con qualche migliaio di euro, o iniettando denaro nel ristorante aperto da alcuni di loro.

Durante l’inchiesta giudiziaria ha parlato dei suoi legami con il quartiere, e più specificatamente con questo gruppo di amici, che continuavano a gravitare intorno a lui a margine delle partite e dei suoi allenamenti: “Volevo aiutarli. (…) Quando ho visitato, ho dato contanti ai genitori, alcuni hanno figli. Mi ha reso felice (…) Pensavo davvero di fare un bel gesto”.

“Tutti saranno al sicuro”

Ma dalla fine del 2021, Paul Pogba ha deciso di prendere le distanze dalla Fox, stanco di vedere questi cari vivere alle sue dipendenze. Loro, sempre più avidi, gli hanno poi chiesto una cifra astronomica, 7 milioni di euro. “Mi hanno detto: “Dopo questa somma non vi chiederemo più nulla, vi lasceremo in pace, tutti saranno al sicuro”. Paul Pogba lo disse allora agli investigatori. Nell’auto con cui lo accompagnano a Clairefontaine, il giocatore rifiuta e paga invece 5.000 euro ciascuno.

Il 19 marzo 2022, la storia di questo gruppo di amici che si frattura in un contesto di dipendenza finanziaria cambia. Al termine di una cena alla Renardière, Paul Pogba viene obbligato a congedare l’autista che lo attende e a salire in macchina con Adama e Boubacar C., oltre a Roushdane K, un “big” della città. , noto per aver scontato una lunga pena detentiva. Tutti e tre lo conducono in un appartamento a Montévrain, affittato da Adama C., e dove li attendono altri due volti familiari a Pogba: quelli di Machikour K. e Mamadou M.

Hanno gridato:TIENI LA ​​BOCCA ABBASSATA AGLI OCCHImentre mi indica

Paul Pogba, davanti agli investigatori

Quando all’improvviso Roushdane K., che guida lo scontro, ordina al gruppo di lasciare la stanza, ad eccezione di Adama C. e Paul Pogba. “Mi ha detto che quando era in prigione c’erano persone fantastiche di Parigi. Che aveva sentito il mio nome e aveva detto loro “nessuno tocca Pogba, è amico del mio fratellino””descrive Paul Pogba agli investigatori. “Ha detto che due persone mi stavano proteggendo senza che io lo sapessi. (…) Ma che la mia protezione era finita e che loro volevano i loro soldi”. L’importo? 13 milioni di euro.

Ladri misteriosi

Due rapinatori, incappucciati e con indosso giubbotti antiproiettile, entrano quindi nell’appartamento. Puntano le pistole contro Paul Pogba. Occhi bassi, mani sulla testa, cerca di discutere. “Ma gridavano:TIENI LA ​​BOCCA ABBASSATA AGLI OCCHImentre mi indica”afferma Paul Pogba, nella sua denuncia, nell’agosto 2022. “Sotto minaccia, ho detto loro che avrei pagato”.

Nei mesi successivi il giocatore, al quale la sua banca si era vista rifiutare di svincolare i fondi, ha subito ripetute e crescenti pressioni da parte del gruppo. Usano un argomento forte: secondo le loro dichiarazioni, sarebbero minacciati di morte dai due misteriosi rapinatori, finché Paul Pogba non avrà pagato loro il suo “debito”. Il gruppo di amici arriverà addirittura a chiamare Mathias Pogba, uno dei due fratelli maggiori di Paul, per incoraggiarlo a pagare.

Nell’agosto 2022, si è recato al centro di allenamento del giocatore a Torino per affrontarlo nuovamente, prima di pubblicare un video virale su suo fratello, in cui affermava di aver fatto ricorso a un marabutto per lanciare un incantesimo su Killian Mbappé. Nel corso delle indagini i due rapinatori che puntarono le armi contro Paul Pogba non furono mai arrestati.

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