Par
Tommaso Corbet
Pubblicato il
20 novembre 2024 12:06
Vedi le mie notizie
Segui le notizie sul rugby
Mentre lo staff del XV di Francia comunica la composizione della squadra in vista della partita contro l’Argentina, il tecnico Fabien Galthie ho approfittato della conferenza stampa per parlare un bellissimo omaggio ad uno dei suoi giocatori molto prominente durante la partita dei Blues contro gli All Blacks.
Gli elogi di Fabien Galthié per George-Henri Colombe
Durare 70 minuti in una partita ad altissima intensità contro gli All Blacks è un compito che intimidirebbe qualsiasi giocatore. Basta vedere lo stato in cui è finito Louis Bielle-Biarrey, vomitando budella e budella sul campo dello Stade de France al fischio finale, per rendersene conto.
Immaginiamo quindi che un giocatore della stazza di George-Henri Colombe, obbligato a entrare in partita dal 10e minuto dopo il primo infortunio di Tevita Tatafu. E anche se è stato spintonato nella mischia, i Rochelais hanno fatto meglio a tenere il passo. Che gli è valso gli elogi di Fabien Galthié alla due giorni Francia – Argentina.
“Quello che ha fatto contro gli All Blacks, penso che dovremmo parlarne, della sua prestazione, conosci il contesto, era malato, non aveva mai giocato più di 70 minuti, sia nel club che nella squadra francese, e contro gli All Blacks ha giocato 70 minuti”, ha esordito l’allenatore.
Per Georges-Henri era l’Himalaya, era il precipizio, era una sfida incredibile. E in questo spezzone lo hanno accompagnato tutti i giocatori che sono venuti a cercarlo, ad incoraggiarlo. Per simbolo, è lui a bloccare l’ultima azione della partita. È un giocatore che si sta rivelando, in difficoltà, nella posizione del piede destro, la più difficile del rugby.
I pilastri di destra del XV di Francia sotto i riflettori
George-Henri Colombe non è l’unico destriero ad aver ricevuto un cenno da Fabien Galthié. In una posizione che non potrebbe essere più ingrata, bisogna ammetterlo, questi colossi sono raramente sotto i riflettori. Con i Blues questa settimana, lo sono.
“Potrei parlare anche del ritorno di Uini Antonio, che è un po’ come il suo fratello maggiore, il suo papà, lo zio, di cui abbiamo accudito per 4 settimane. Vorrei salutare, purtroppo, l’infortunio di Tevita, sfortunato, che ha dato il via a 8 minuti di rugby incredibile. È sfortunato perché si infortuna molto velocemente alla prima azione. Saluterò il potenziale di Tevita, era davvero pronto, ha capito il livello internazionale, vorrei dirgli che contiamo su di lui per il Torneo 2025″, ha concluso il tecnico.
Segui tutte le notizie dalle tue città e media preferiti iscrivendoti a Mon Actu.
Related News :