E se i Bucks avessero finalmente ottenuto la loro vittoria di riferimento? Di nuovo in campo dopo il “protocollo di commozione cerebrale”, Damian Lillard indossa il suo costume da “Dame Time” per segnare il canestro vincente a tre secondi dalla sirena (101-100). Questa è la terza vittoria di Milwaukee in quattro partite. I Rockets, consecutivi, hanno ottenuto cinque vittorie consecutive.
Diciamolo chiaramente, il ritorno di Damian Lillard tra i titolari non ha dato molta energia alla squadra…
Dopo tre minuti i Rockets sono già in vantaggio per 9-0 e Alperen Şengun conferma la sua ottima forma attuale con assist, punti e rimbalzi. Un vero e proprio hub, che permette ai Rockets di essere avanti fino a 13 punti. E poi sono i Bucks, grazie a Brook Lopez e Gary Trent Jr, a pareggiare i conti, ed è infine Lillard, con tre tiri liberi negli ultimi secondi, a riportare i Bucks a un’unità (28-27).
Brook Lopez e Gary Trent Jr. hanno cambiato il corso della partita, e persino il volto della loro squadra, e il perno di Milwaukee è insostenibile. Ritroviamo il Lopez dei suoi anni migliori a Milwaukee, ed è 4/5 da 3 punti, totalizzando 16 punti all’intervallo. Rientrato negli spogliatoi dopo una brutta caduta, ha rassicurato tutti. Da parte sua, “GTJ” ha aggiunto 12 punti uscendo dalla panchina. Dodici in vantaggio per il Milwaukee all’intervallo: 57-45.
I Rockets crollano in “tempo di soldi”
Di ritorno dagli spogliatoi troviamo i Bucks dall’inizio del match. Le scelte al tiro sono discutibili, Giannis Antetokounmpo sbaglia i tiri, e nonostante un vantaggio di 14 punti (71-57), i Bucks perdono il controllo. Dopo un buon passaggio di Tari Eason e Amen Thompson, è stato Fred VanVleet a prendere in mano la partita. Il leader dei Rockets va a caccia di falli, e colpisce da lontano. I Rockets tornano a -3 (83-80).
Forti del loro slancio, i Rockets hanno iniziato l’ultimo quarto con un 5-0 per riprendere il controllo. Grazie ad Alperen Sengun e Jalen Green, Houston tiene la fascia destra, e i giocatori di Ime Udoka sono in vantaggio di sei punti (100-94) a meno di due minuti dalla fine. E poi niente più… Damian Lillard piazza due tiri poi ritrova AJ Green da 3 punti. In venti secondi i Bucks tornano a un punto (100-99). Dillon Brooks sbaglia il tiro, poi Giannis copre il piccolo “floater” di Sengun. Il punto d’incontro è per Lillard. Fa scorrere il tempo e, da solo, va a sfondare la difesa per segnare in una foresta d’armi: “Dame Time” ha colpito!
Mancano tre secondi alla fine del gioco e i Bucks sono avanti 7-0. Dopo un fallo intelligente di Andre Jackson Jr che ha fatto guadagnare due secondi, i Rockets hanno deciso di servire Sengun, ma la palla è stata deviata e i Bucks hanno vinto per la terza volta in quattro partite.
COSA RICORDARE
– Houston giù. Dopo il cartellino del giorno prima contro i Bulls, l’attacco dei Rockets ha tossito. I Rockets non hanno mai segnato così pochi punti in questa stagione (100), e non sono mai stati così goffi (40%).
– Giannis Antetokounmpo un malato. È raro vedere il “Freak greco” intrappolato nella tela di un ragno. Questo è stato il caso ieri sera contro il calibro dei Rockets, che si trattasse di Jabari Smith Jr, Amen Thompson o Tari Eason.
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Come leggere le statistiche? Min = Minuti; Tiri = Tiri riusciti / Tiri tentati; 3 punti = 3 punti / 3 punti tentati; LF = tiri liberi effettuati/tiri liberi tentati; O = rimbalzo offensivo; D=rimbalzo difensivo; T = Rimbalzi totali; Pd = assist; Fte: Falli personali; Int = Intercetta; Bp = Palle perse; Ct: Contro; +/- = Differenza di punti quando il giocatore è in campo; Pti = Punti; Eval: valutazione del giocatore calcolata da azioni positive – azioni negative.
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