Lo skipper di Paprec-Arkéa guida la flotta, le prime sei delle quali si svolgono entro 25 miglia nautiche (46 chilometri), mentre si avvicinano alle Isole Canarie.
France Télévisions – Redazione sportiva
Pubblicato il 14/11/2024 09:26
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“La flotta è di altissimo livello e si vede!” Yoann Richomme, lo skipper di Paprec-Arkéa, anche se è ancora in testa alla regata, vede i suoi inseguitori avvicinarsi nelle ultime ore. Alle 7 di giovedì 14 novembre erano in sei a capo della flotta, per 25 miglia nautiche (circa 46 chilometri). Le barche si stanno avvicinando alle Canarie, dove il vento dovrebbe essere molto calmo.
Fino ad allora, gli skipper avevano beneficiato di un vento costante per scendere a Madeira, che poi si è calmato, favorendo riavvicinamenti, come quello di Jérémie Beyou (Charal), ora terzo, dietro Charlie Dalin (Macif). “La partenza della regata è stata molto intensa: pochi tempi morti, se non nulli, con un vento molto instabiledice il nuovo arrivato sul podio. All’inizio di questo tratto, fino a un centinaio di miglia da Madeira, siamo riusciti a dormire un po’, dopodiché tutto ha ricominciato a complicarsi. C’è un’intera massa di nuvole che lo blocca, quindi non abbiamo dormito molto. I primi si sono fermati un po’, spero che passeremo!”, spiega sul sito ufficiale del Vendée Globe.
Con venti imprevedibili, i concorrenti non sono al sicuro dai danni. E se il destino ha sorriso a Thomas Ruyant (Vulnerable), risalito al 4° posto nonostante una falla nella sua barca, Maxime Sorel (V e B – Monbana – Mayenne) non può dire lo stesso. Colpito alla caviglia, ha avuto anche un problema al gancio (il sistema che permette di bloccare la vela una volta issata nella posizione desiderata con un gancio), ed è stato quindi dirottato verso Madeira. Samantha Davies (Initiatives-Coeur) ha avvertito la direzione di gara che se non poteva più avanzare non era a causa di danni, ma perché non c’era vento. Lei è al 17° posto.
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