Quando una squadra non vince più le cose inevitabilmente cambiano a tutti i livelli. Questo è esattamente ciò che vive l’FC Sion dal 10 agosto 2024, data della sua ultima vittoria in Super League. Da allora ci sono state 9 partite senza vittorie (5 pareggi, 4 sconfitte) e questo solleva degli interrogativi.
Qual è davvero il giusto valore di questo FC Sion 2024-2025 la cui struttura è cambiata poco rispetto alla squadra incoronata campione della sua categoria lo scorso maggio? Alcuni giocatori che sono stati bravi, o addirittura eccellenti, nella Challenge League sono abbastanza bravi per la Super League?
In un momento in cui tutto questo deve far girare la testa, anche Sion deve poter contare sui suoi valori. Per sperare di trovare allo stesso tempo la strada per una vittoria contro il Lucerna, non deve reinventare la ruota.
Un “intervallo” in quattro presenze
La strada è certamente stretta, ma il Sion deve affrontarla, se non con fiducia, almeno con coraggio: resta da vedere con chi. Anche se Fayulu si prepara a riconquistare il suo posto tra i pali questa domenica pomeriggio, la questione del settore offensivo si pone in modo acuto. I vallesani hanno segnato solo 14 gol. Il capocannoniere del Tourbillon, Dejan Sorgic, ha ottenuto solo 3 successi.
Se Didier Tholot ha probabilmente ragione a insistere con Anton Miranchuk, le cui qualità, sopite, finiranno per risplendere al servizio del collettivo, ci si perde in congetture su Mohcine Bouriga, l’altro rinforzo, sbarcato in Vallese al termine dell’ultima trasferta. finestra, 48 ore prima del trasferimento del nazionale russo. A cosa è servito finora l’attaccante marocchino? Nient’altro che scaldare la panchina come è avvenuto nelle ultime tre partite.
Ad oggi, il tempo di gioco dell’ex cannoniere del MAS Fez è limitato a quattro presenze alla fine della partita, contro Lugano, Zurigo, Yverdon e Servette – 45 minuti, o un breve intervallo, per prendere il suo posto, è lontano troppo poco.
Questo mi fa venire in mente il caso Rusev
Consigliato da Tariq Chihab (ex FC Sion, ora direttore sportivo del Fez) e seguito per diversi giorni da Léonard Thurre sul posto, Bouriga non è sufficientemente preparato per non entrare nei piani del suo nuovo allenatore? Questa è una delle ipotesi tra le altre. Quando gli verrà finalmente data la possibilità di dimostrare il suo valore? Allo stato attuale, il caso Bouriga somiglia molto a quello di Georgi Rusev, il nazionale bulgaro ora ceduto in prestito al Ludogorets (con opzione di riscatto), perché non è riuscito a integrarsi nel club vallesano.
Presentato come il grande marcatore che mancava al Tourbillon quando arrivò il 2 gennaio 2024, Rusev ha finora segnato solo due gol con la maglia vallesana, compreso quello decisivo segnato il 9 maggio ad Aarau che regala la vittoria agli ospiti (1- 2).
Sarebbe deplorevole se Bouriga subisse una sorte simile nel Vallese. Se ciò dovesse accadere, ciò porrebbe inevitabilmente degli interrogativi sul modo in cui il club del Tourbillon “integra” le sue presunte nuove crepe.
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