Mentre i piloti della McLaren F1 denunciavano chiaramente le ultime polemiche nel paddock, in particolare Oscar Piastri (leggi qui), Lewis Hamilton sembrava difendere la Red Bull nella controversia sul dispositivo di regolazione dell’altezza del sedile integrato nell’abitacolo.
Anche se questo dispositivo non è – a priori – accessibile senza smontare la vettura, in condizioni di parco chiuso, la FIA ha voluto che la Red Bull intervenisse per sedare polemiche e dubbi su questo argomento. Variare l’altezza di marcia del vassoio a T (la parte anteriore del pavimento) tra le qualifiche e la gara consentirebbe infatti un notevole guadagno adattando l’altezza di marcia al carico di carburante.
Alla domanda su cosa ne pensasse, il sette volte campione del mondo Hamilton ha detto che i team che spingono oltre i confini dell’innovazione hanno sempre fatto parte della F1, anche se ha suggerito che fosse necessaria una migliore supervisione.
“Sembra che questa cosa stia fermentando da qualche settimana tra i team e la FIA, ma ne ho sentito parlare solo appena, prima di arrivare ad Austin. Secondo me, il nostro sport è innanzitutto innovazione. La Red Bull è stata leader in questo campo e hanno innovato.”
“Alla fine, tutte le squadre guardano le regole e cercano di capire come cambiarle e trarne il massimo, anche se a volte è un po’ eccessivo. Devi solo continuare ad evolverti da una parte e essere meglio guardato dall’altro.”
“Alla fine, hanno fatto un lavoro migliore. Dio sa da quanto tempo hanno avuto questo, e hanno vinto campionati. Forse finirà ora… Non penso che sarà questo dispositivo a fermarli .”
“Ma penso che tutti debbano continuare a essere innovatori e avere una mentalità di leadership piuttosto che una mentalità da follower, cercando di recuperare terreno. È così che un team di F1 inizia a vincere.”
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