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Caso Auradou-Jegou: gli avvocati del querelante forniscono nuove prove, l’indagine rilancia?

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Mentre l’udienza di licenziamento avrà luogo il 18 ottobre a Mendoza (Argentina), mercoledì un nuovo elemento è stato ufficialmente aggiunto al fascicolo del caso Hugo Auradou-Oscar Jegou.

Si tratta, secondo le nostre informazioni, di un certificato medico redatto il 3 ottobre da un ematologo secondo il quale la donna che accusa i due rugbisti francesi di stupro di gruppo aggravato “non soffre della malattia di Willebrand”, una sindrome che ostacola la coagulazione del sangue.

In un documento di quattordici pagine presentato alla Procura di Mendoza – al quale abbiamo avuto accesso – gli avvocati della presunta vittima qualificano questo nuovo documento come “prova di grande valore” e chiedono la continuazione dell’indagine giudiziaria. “Il pubblico (far cadere le accuse) avrà luogo”, conferma Darío Nora, il magistrato incaricato delle indagini.

Il licenziamento definito “prematuro”

Secondo gli avvocati dell’accusa, “il pubblico ministero ed i suoi superiori giustificano le quindici lesioni” annotate sul corpo della loro cliente il giorno in cui ha sporto denuncia per questa malattia. L’accusa, aggiungono i legali, “soffriva di una sorta di frode procedurale da parte della difesa, la quale, (…) attraverso innumerevoli dichiarazioni pubbliche, sosteneva che l’attore era attualmente affetto da malattia, senza alcuna visita medica per dimostrarlo”.

Di conseguenza, Natacha Romano e Mauricio Cardello, i due rappresentanti della presunta vittima, annunciano la loro “opposizione formale” all’archiviazione richiesta dal pubblico ministero, definita in più occasioni “affrettata” e “prematura”.

La denunciante stessa ha ammesso l’esistenza di questa malattia

Intervistata a lungo dalla Procura il 6 agosto, la stessa denunciante ha ammesso di soffrire di “malattia di Von Willebrand” (“grado 1, la più lieve”), diagnosticata, ha detto, “dodici anni fa”, all’epoca della sua “prima gravidanza”. ”. Secondo un ematologo che ha testimoniato il 19 settembre davanti all’accusa, la presunta vittima – di cui si è presa cura il 23 maggio 2024 – soffriva effettivamente di questa sindrome durante la visita, che lei “non aveva notato clinicamente”, ma aveva osservato nel suo corpo. cartella clinica.

Questa patologia, spiega lo specialista, “è caratterizzata da sanguinamento, soprattutto delle mucose e della pelle”, e dalla comparsa spontanea di “leggeri ematomi sulla pelle” – dovuti ad esempio ad un “piccolo colpo” – ma “non ‘abrasioni’.

VideoAuradou e Jegou, i giocatori di rugby francesi accusati di stupro in Argentina, attesi in Francia questo mercoledì

Interrogato da Le Parisien – Oggi in Francia, a metà settembre, Antoine Vey, rappresentante dei giocatori di rugby, ha parlato anche dell’esistenza di una “malattia che impedisce (il denunciante) coagulare normalmente e può quindi creare ecchimosi” pur precisando che tale patologia “non spiega tutti i segni” individuati nella perizia medico-legale. «A cosa ha attribuito questi segni (diversi stupri accompagnati da percosse, morsi, graffi, strangolamento e sequestro di persona) è contraddetto dal punto di vista medico”, ha aggiunto.

Richiesta nuova competenza

Accanto alla fornitura di queste nuove prove, Natacha Romano e Mauricio Cardello sottolineano anche “la necessità” di completare gli accertamenti psicologici e psichiatrici effettuati sulla loro cliente, denunciando “i notevoli maltrattamenti” di cui sarebbe stata vittima durante gli esami.

Il 24 settembre i risultati di questi esami furono inseriti nel fascicolo, evidenziando “contraddizioni” nel racconto della presunta vittima, ritenuto “non plausibile e non credibile”. Una seconda relazione, redatta da un esperto della procura e convalidata due giorni dopo, ritiene invece che “i ripetuti resoconti dei fatti vissuti (da questo) sono credibili.”

Riferendosi alle “irregolarità procedurali”, il parere ricorrente richiede inoltre diversi provvedimenti: un approfondimento della perizia psicologica e psichiatrica effettuata su Hugo Auradou e Oscar Jegou, un nuovo esame della relazione medico-legale da parte di uno specialista esperto nonché dell’organizzazione di ulteriori dichiarazioni testimoniali. Contattato, Rafael Cúneo Libarona, avvocato dei due giocatori, non ha voluto commentare.

Liberi ma ancora incriminati per stupro di gruppo aggravato, i due rugbisti 21enni sono tornati in Francia il 4 settembre, 58 giorni dopo essere stati arrestati e poi interrogati dalla polizia di Buenos Aires, in seguito alla presentazione di una denuncia ‘a 39 anni vecchia.

I fatti imputati sarebbero avvenuti nella notte tra il 6 e il 7 luglio in un albergo di Mendoza, nel centro-ovest dell’Argentina, al termine di un test match vinto dal XV di Francia contro i Pumas (28-13). . La seconda linea di Pau e la terza linea di La Rochelle hanno proclamato la loro innocenza fin dall’inizio di questa vicenda. Riconoscono un rapporto sessuale consensuale con la presunta vittima ma negano categoricamente qualsiasi forma di violenza.

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