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“È in forma smagliante”… Rayan Cherki, è davvero quella giusta questa volta?

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All’OL Park,

Basterà un “piccolo spavento ai tendini del ginocchio”, questa domenica contro il Nantes (2-0), per troncare il primo stato di grazia duraturo di Rayan Cherki nel mondo professionistico? Bisognerebbe davvero non amare il calcio per accettare uno scenario del genere, visto che il giovane fantasista del Lione ci delizia da due settimane. Appena uscito dalla pausa estiva, grazie al prolungamento di contratto voluto da John Textor, il nazionale degli Espoirs ha segnato due gol e due assist in cinque partite.

Con, soprattutto, un sacco di differenze fatte sul pallone, e una raccolta di highlights giovedì a Glasgow (1-4) capace di riunire tutte le generazioni e sensibilità di tifosi di calcio. A Cannes come mai prima d’ora, ancor più che durante il suo convincente inizio di 2023 con Laurent Blanc o la sua preziosa primavera scorsa supersostituto dinamitardo con Pierre Sage, il nuovo Rayan Cherki fa tutto bene, o quasi.

“Si lascia andare maturando”

Questa domenica, contro un FC Nantes che chiaramente diffidava di lui, la precisione delle sue scelte è stata ancora una volta sorprendente quanto i suoi dribbling folli, come al 40° minuto di gioco quando ha disorientato Gbamin, 3.000 alla volta, Cozza e Zézé, prima di imbattersi in Lafont . Anche Parc OL ha cantato il suo nome all’unisono quando è stato sostituito da Ernest Nuamah al 65′, a causa del fastidio al tendine del ginocchio. Di solito così controverso tra i tifosi del Lione sin dalla sua prima apparizione in Ligue 1 nell’ottobre 2019, il fantasista 21enne è sul punto di spegnere ogni dibattito che lo riguardi.

E inevitabilmente, dopo una serie del genere, piovono gli elogi dei compagni masterclass. “Rayan, sappiamo tutti che ha qualità enormi”, afferma Jordan Veretout. Nell’uno contro uno raramente ho visto un giocatore così a suo agio con la palla tra i piedi. Si lascia andare maturando. Quando deve giocare con gli altri, lo fa, e quando deve fare la differenza da solo, sa farlo anche lui. »

“Aveva difficoltà con l’aspetto tattico”

Sta tutta lì la differenza con le versioni precedenti, eminentemente perfettibili, del giovane talento lionese. “Rayan è in ottima forma”, continua Moussa Niakhaté. Quando è così, è molto difficile fermarlo. Ho sentito parlare di lui prima di venire al Lione, ma è semplicemente uno che ha una mentalità straordinaria, che vuole progredire. È un amante del calcio e questo pomeriggio lo ha dimostrato. »

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Proprio come in ogni sua uscita dalla fine del suo soggiorno estivo nel “loft” dell’OL, che sembra avergli fatto bene, nonostante il ritardo nella preparazione che dovrebbe causare. “In passato Rayan ha avuto difficoltà con l’aspetto tattico del gioco. Il fatto di essere al centro e non più bloccato sulla fascia gli permette di essere più libero e questo fa emergere tutte le sue qualità”, ritiene. il suo esperto compagno di squadra argentino Nicolas Tagliafico.

“Diventa un giocatore di squadra”

Creatività, audacia, visione, senso del dribbling e perfino altruismo… Le sue qualità non sono passate inosservate all’allenatore avversario questa domenica. Chiesto da 20 minutiAntoine Kombouaré è stato a sua volta molto complimentoso: “È chiaro che oggi vediamo un giocatore che sta iniziando ad avere maturità nel suo gioco. Conosce le mancanze che ha e le corregge in campo. Diventa un giocatore di squadra”.

Così spesso problematico per gli equilibri di un gruppo in passato, sia per la sua propensione a rischiare/perdere palloni in zone pericolose, sia per il suo mancato coinvolgimento nelle transizioni difensive, Rayan Cherki è cresciuto. Al punto che nonostante i molteplici veleni offensivi al suo fianco, da Lacazette a Fofana passando per Benrahma, Nuamah e Mikautadze, è stato lui a incidere sulla composizione della squadra del Nantes.

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“Ci vuole davvero un difensore forte come Jean-Philippe Gbamin per difendere un’intera partita contro un ragazzo confuso come lui, che può andare in tutte le direzioni”, confida Antoine Kombouaré. Con il suo talento individuale, potrebbe avere quello che serve per avere la carriera che ci si aspetta da lui. » E non è certo il “piccolo spavento ai tendini del ginocchio” annunciato da Pierre Sage a minare questa bella prospettiva che non osavamo più sperare.

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