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Raymond Domenech, la triste fine

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Segnato dal fiasco del Knysna, Raymond Domenech ha provato a riprendersi all’FC Nantes dieci anni dopo. Con il risultato di un amaro fallimento.

Il nome di Raymond Domenech sarà per sempre legato al più grande scandalo della storia del Blues. Quattro anni dopo aver guidato i Blues alla finale dei Mondiali del 2006, l’ex difensore ha visto la squadra francese sprofondare e coprirsi di vergogna sferrando uno sciopero il giorno dopo l’esclusione di Nicolas Anelka. Rifiutandosi di scendere dall’autobus, Patrice Evra e i suoi compagni provocano un terremoto senza precedenti.

E se la maggior parte dei giocatori presenti in Sudafrica riuscirà a riprendersi e a ripristinare la propria immagine, Raymond Domenech diventerà un appestato. Fatta eccezione per alcune partite della selezione bretone, il lionese non ha più voce in capitolo e la sua carriera da tecnico sembra destinata a concludersi in questo Mondiale 2010. Ma senza contare su Waldemar Kita che, dieci anni dopo, decide di prenderlo l’allenatore dell’FC Nantes in sostituzione di Christian Gourcuff.

“È una scelta attentamente ponderata. Sono convinto delle qualità che l’ex tecnico della Nazionale francese, abituato all’alto livello, potrà portare al nostro club”esulta il presidente del Nantes, aggiungendo: “Siamo felici di poter contare sull’esperienza di Raymond Domenech per il resto della stagione. » E la felicità è condivisa e Raymond Domenech ne apprezza il vero valore “questa magnifica opportunità di ritornare alla terra”.

Per Raymond Domenech, Waldemar Kita si è lasciato prendere dal panico

La storia sarà comunque molto breve. Un mese e mezzo dopo, l’ex tecnico francese è infatti arrivato. Dopo sette partite con Raymond Domenech alla guida, l’FC Nantes non ha vinto una sola partita, dovendosi accontentare di quattro pareggi e quattro sconfitte. Ma più di questi risultati disastrosi, a non passare è l’atteggiamento del lionese, che ancora oggi compagno di Estelle Denis non sembra rendersi conto dell’urgenza della situazione agli occhi della dirigenza del Nantes.

Tuttavia Raymond Domenech non si considera screditato. “No, ora potrei rilevare qualsiasi club allo stesso modo, con la conoscenza dei sistemi. Dimentichi che mi alleno da oltre 15 anni. Non mi sentivo sopraffatto a quel livello. Oltretutto si può cercare ovunque, non c’è nessun giocatore che abbia detto di avere la sensazione che stessimo facendo di tutto e di più”analizza, aggiungendo: “Capisco la posizione del presidente che ha ceduto un po’ al panico. In quel momento ci chiediamo: cosa accadrà? Cambiamo, ne prendiamo un altro. È nello spirito dei tempi. Siamo nell’immediato futuro. Peccato che il presidente non abbia capito che con un po’ più di tempo anche noi saremmo riusciti a fare qualcosa. »

Tuttavia, il presidente del Nantes non si pentirà della sua scelta. Antoine Kombouaré, che succederà a Raymond Domenech sulla panchina del Nantes, sarà infatti l’atteso salvatore, prima di offrire una Coupe de France all’FC Nantes due anni dopo.

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