“Abbiamo un primo record da condividere con voi: sono stati venduti 12.132.647 biglietti per Parigi 2024. Siamo estremamente orgogliosi di questa cifra”, ha dichiarato Tony Estanguet durante una conferenza stampa venerdì.
Ciò rappresenta circa il 95% del tasso di occupazione, “un vero successo” per il presidente del comitato organizzatore dei Giochi olimpici di Parigi 2024. “È iniziato bene non appena è stata aperta la biglietteria olimpica. È iniziato a un ritmo molto più veloce e più forte rispetto alle edizioni recenti. C'era già un buon slancio. È stato confermato durante i Giochi”, si rallegra.
Tutte le discipline sono state prese d’assalto dagli spettatori, a partire dall’atletica, con “più di un milione di biglietti venduti per le Olimpiadi, un record”, ma anche il ciclismo che ha radunato “circa un milione di persone per le due corse su strada, uomini e donne”, a Parigi. “Sono immagini che hanno davvero lasciato il segno”, nota Estanguet. “C’è anche un’affluenza molto alta alle prove libere”, in particolare al triathlon, prosegue.
Record di presenze nella storia delle Paralimpiadi
Anche gli sport di squadra hanno attirato folle, in particolare a Lille. “Ci sono stati record per le partite, in particolare nella parte femminile con basket e pallamano. Dobbiamo molto di questo allo Stade Pierre-Mauroy”, ha detto il responsabile dei Giochi. Dopo il trionfo dei Blues nel rugby a 7, anche l'evento femminile ha battuto i record di presenze con 66.000 spettatori allo Stade de France.
L'entusiasmo è continuato durante le Paralimpiadi, come era stato preannunciato dall'esplosione delle vendite di biglietti fin dalla cerimonia di apertura delle Olimpiadi. Sono stati venduti 67.500 biglietti per gli eventi di atletica del 7 settembre, “un record di presenze nella storia delle Paralimpiadi”.
E se Léon Marchand ha fatto sognare un intero paese, è stato il nuoto paralimpico a vendere di più. Sono stati venduti 263.000 biglietti per gli eventi di nuoto paralimpico, “più che nel nuoto olimpico”, rivela Estanguet. “Questo è spiegato dalla configurazione degli stadi che non era la stessa, c'erano più posti in modalità paralimpica. Ma è comunque una cifra molto importante e storica”.
Articolo originale pubblicato su RMC Sport
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