Il laboratorio americano Purdue Pharma e la famiglia Sackler, che ne è proprietaria, hanno raggiunto un accordo con 15 stati americani in base al quale dovranno pagare un totale di 7,4 miliardi di dollari (7,09 miliardi di euro) per il loro ruolo nella crisi degli oppioidi.
Secondo un comunicato stampa, giovedì 23 gennaio, di Letitia James, procuratrice generale dello Stato di New York, l’accordo – che dovrà ancora essere convalidato da un tribunale – prevede che la famiglia paghi fino a 6,5 miliardi di dollari quindici anni; e il laboratorio farmaceutico, 900 milioni di dollari.
“La famiglia Sackler ha cercato incessantemente di trarre profitto a spese dei pazienti vulnerabili e ha svolto un ruolo centrale nell’avvio e nella diffusione dell’epidemia di oppioidi”.ha commentato Letitia James, citata nel comunicato stampa. “Continuerò a dare la caccia alle aziende che hanno causato questa crisi”ha aggiunto, precisando di aver recuperato in questa fase più di 3 miliardi di dollari per lo Stato di New York nell’ambito di accordi con altri protagonisti. L’indennizzo annunciato giovedì dovrà essere utilizzato per finanziare programmi di lotta contro la dipendenza e cure di disintossicazione.
Purdue Pharma ha prodotto l’antidolorifico OxyContin, la cui prescrizione eccessiva è ampiamente considerata aver innescato la crisi degli oppioidi negli Stati Uniti. Il laboratorio ha abbandonato gli oppioidi nel 2018.
Secondo i dati dei Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (CDC), più di 700.000 persone sono morte nel Paese tra il 1999 e il 2022 per overdose legata all’assunzione di oppioidi, ottenuti su prescrizione o illegalmente. Per la prima volta dal 2018, il numero di decessi legati agli oppioidi (principalmente fentanil) è leggermente diminuito nel 2023 nel Paese.
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Una valanga di cause legali
Nel giugno 2024 la Corte Suprema degli Stati Uniti ha bloccato un accordo concluso nel 2022 con i 50 stati americani relativo al pagamento di circa 6 miliardi di dollari, perché esentava i Sackler da eventuali future azioni legali contro le vittime.
Bersagliata da una valanga di cause legali, Purdue Pharma ha dichiarato bancarotta nel 2019, ma ha subito diversi rigetti del suo piano fallimentare da parte dei tribunali. Ciò lo ha portato a ricorrere alla Corte Suprema di Washington. I Sackler sono accusati di aver promosso in modo aggressivo l’OxyContin pur conoscendo la sua natura altamente avvincente, che ha fruttato loro decine di miliardi di dollari.
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Anche i grandi distributori di farmaci come le catene CVS, Walgreens e Walmart, nonché una filiale del colosso pubblicitario francese Publicis e la società di consulenza McKinsey, sono stati perseguiti per il loro ruolo in questa crisi.
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