La legge d’emergenza per Mayotte esaminata lunedì in Aula

La legge d’emergenza per Mayotte esaminata lunedì in Aula
La legge d’emergenza per Mayotte esaminata lunedì in Aula
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Ritenuto “insufficiente” da molti deputati, questo testo – composto da 22 articoli, principalmente deroghe alle norme urbanistiche e alcune misure sociali – è stato ampiamente adottato la settimana scorsa in commissione Affari economici.

E questo, anche se la relatrice del disegno di legge, la deputata di Mayotte Estelle Youssouffa (Liot), aveva deplorato durante i dibattiti un testo elaborato “senza consultazione” funzionari eletti locali e chi “rimane in gran parte silenzioso su questioni chiave come l’immigrazione”.

Il secondo deputato di Mayotte, Anchya Bamana (RN), aveva sollevato le stesse lamentele, affermando di “arrabbiato” per un testo “che non coglie il punto”non permettendoci di lottare contro “sommersione migratoria”.

Sebbene eluse e rinviate a una futura legge “programmatica” annunciata dal governo entro due mesi, le questioni migratorie dovrebbero diventare lo sfondo dei dibattiti.

Il ministro dei Territori d’Oltremare, Manuel Valls – che parlerà per la prima volta nell’arena del Palazzo Borbone dal suo ritorno al governo – ripeterà sicuramente la “misure ferme” della lotta contro l’immigrazione, elencato durante la sua audizione in commissione, e che, secondo lui, costituirà un “aspetto primordiale” della futura legge.

Il 6 febbraio sarà inoltre esaminato un disegno di legge volto a limitare il diritto fondiario a Mayotte, che prevede l’estensione della durata del soggiorno dei genitori per l’accesso dei figli alla nazionalità francese.

Un uomo seduto tra i detriti dopo il passaggio del ciclone Chido nel villaggio di Bandraboua, Mayotte, 4 gennaio 2025 AFP/JULIEN DE ROSA.

Lunedì i deputati dovranno esaminare degli articoli che consentano, ad esempio, allo Stato di derogare ad alcune norme urbanistiche o di agevolare i finanziamenti per accelerare la ricostruzione delle abitazioni, ma anche delle scuole, che sono state duramente colpite.

Ricostruzione delle scuole

Una misura del disegno di legge mira, ad esempio, ad autorizzare lo Stato a garantirne la costruzione, ricostruzione o ristrutturazione in sostituzione degli enti locali fino al 31 dicembre 2027.

Allo stesso tempo, gli insegnanti di tutto l’arcipelago tornano a scuola, una settimana prima dei loro studenti. Il ritorno a scuola è già stato rinviato più volte, mentre una quarantina di istituti non sono stati riparati o continuano ad accogliere le vittime.

Nessun articolo del disegno di legge tratta quindi la questione migratoria e gli emendamenti presentati in questo senso dalla destra e dall’estrema destra sono stati ritenuti irricevibili.

In commissione, tuttavia, diverse disposizioni votate hanno fatto rabbrividire i deputati di sinistra, come questo emendamento della relatrice Estelle Youssouffa, volto a regolamentare la vendita della lamiera. “previa esibizione di un documento di identità”.

Una donna guarda le case distrutte nella baraccopoli Cavani dal ciclone Chido, a Mayotte, 2 gennaio 2025 AFP/JULIEN DE ROSA.

Una misura “scioccante”secondo le parole del deputato ambientalista Dominique Voynet, che si è astenuto dal votare l’intero testo in commissione, perché questa legge passa “totalmente” accanto alle questioni di “ricostruzione”secondo lei.

Tuttavia, non ha voluto ostacolarne l’adozione per quanto riguarda il “situazione catastrofica” in cui è immerso l’arcipelago. Come i deputati della insoumise, che hanno preferito anch’essi astenersi.

L’ex ministro, che è stata direttrice dell’Agenzia sanitaria regionale di Mayotte dal 2019 al 2021, spera tuttavia che molti dei suoi emendamenti, in particolare quelli volti a garantire l’accesso all’acqua potabile nelle scuole, vengano adottati in sessione.

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