Le truffe telefoniche sono ancora all’ordine del giorno e il fenomeno “Ping Call”. non è una novità in fatto di truffe telefoniche. In realtà, le prime notizie di questo fenomeno risalgono al 2002. Ma esso continua comunque a colpire un buon numero di consumatori con tecniche sempre più scaltre. In un momento in cui molte truffe si diffondono a macchia d’olio, questa truffa segna il suo grande ritorno con un nuovo trucco.
Questa vecchia truffa è tornata alla ribalta
Questa truffa non è nuova. In realtà esiste da molti anni. Ma la polizia nazionale ha recentemente lanciato un allarme sul suo sito web contro questi “truffatori che utilizzano nuovi trucchi per indurti a richiamare”. E, tra l’altro, l’uso di numeri che ormai sembrano “normali”.
Il modus operandi dei truffatori è il seguente: l’utente riceve chiamate molto brevi da numeri e, spinto dalla curiosità o dal dubbio che si tratti di qualcosa di importante, prova a richiamare.
Chi riesce a rispondere a queste chiamate dall’altro capo del filo trova solo silenzio e si sente aggredito. Il dubbio si intensifica e alcuni richiamano per sapere di cosa si tratta. Ed è qui che inizia la truffa “Ping Call”!
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Questa truffa coinvolge anche il nome “wangiri”. Deriva da un’espressione giapponese che designa l’azione di suonare e riagganciare.
Avrai capito, non si tratta di un errore o di un bug. Questa è semplicemente la truffa “ping call” o “wangiri”.. Questa truffa non è nuova, ma sta tornando alla ribalta da qualche tempo. E, in realtà, gli autori di questa truffa puntano solo a una cosa: spingerti a richiamare un numero a tariffa maggiorata.
Ma ciò che cambia questa volta è il modus operandi. Infatti, se qualche anno fa i numeri di ingresso iniziavano con 09 o 08, l’ “I truffatori utilizzano nuovi trucchi per indurti a richiamare”spiega la polizia nazionale, che Sud-ovest trasmesso. Quest’ultimo riferisce che si tratta di numeri “normale”.
I truffatori cambiano i codici
Come la maggior parte delle truffe, anche questa volta si cerca in tutti i modi di acquisire fiducia nei propri obiettivi. E questa volta usando di numeri telefonici con prefissi molto più comuni.
“Per non suscitare la sfiducia delle loro vittime, i truffatori ora chiamano dai numeri 01, 02, 04″allerta, infatti, la polizia nazionale.
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Dopo questo passaggio, i truffatori ti chiedono di richiamare un numero a tariffa maggiorata che inizia con “0899”. Per attirare i loro obiettivi, ti promettono regali, buoni o sconti che, ovviamente, non esistono.
In realtà tutti gli autori di questo tipo di truffe hanno un solo e identico obiettivo: tenerti online il più a lungo possibile per estrarre più soldi da te. Dato che il numero è a tariffa maggiorata, alla fine del mese la bolletta telefonica potrebbe essere molto alta! Infatti, il wangiri può costare tra 1,5 e 2 euro… al secondo!
Come proteggersi da questa truffa?
In termini semplici: non dovresti mai chiamare un numero che non conosci. E ancora di più se la chiamata arriva dall’estero. Mai e in nessun caso! Già in questo modo, puoi essere sicuro di evitare la stragrande maggioranza dei rischi.
Tuttavia, ci sono altri modi per difendersi ulteriormente. Questa volta sfruttando la tecnologia. Nel corso degli anni, infatti, i due principali sistemi operativi per smartphone (Android e iOS) hanno creato delle contromisure per contrastare questi fenomeni.
Infine, la polizia nazionale consiglia di segnalare questo tipo di chiamate fraudolente tramite un servizio SMS. Basta inviare «spam vocale» al 33700 senza dimenticare, ovviamente, di includere il numero che ti ha contattato. Pensa anche al numero univocoda “Informazioni truffa”: 08 11 02 02 17.