Il Gruppo Bernard Hayot (GBH) denuncia una denuncia “calunniosa” per cartello e abuso di posizione dominante

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GBH ha reagito con fermezza alle accuse rivolte alla società denunciando presunti atti di cartello e abuso di posizione dominante. Il gruppo afferma di aver appreso dell’esistenza di questa denuncia attraverso la stampa, sottolineando la pubblicazione di un articolo sul quotidiano Libération.

In un comunicato stampa inviato venerdì 17 gennaio, GBH “contesta fermamente le accuse mosse contro di lui“. La denuncia, descritta come “ovviamente diffamatorio” da parte della società, si presenta come infondato.

Il gruppo indica di aver mobilitato i propri consulenti legali per avviare un dialogo con le autorità competenti. “[Ils] metterà a disposizione tutti gli elementi utili alla manifestazione della verità“, precisa il comunicato, pur assicurando che questi passaggi dimostreranno l’infondatezza delle accuse mosse.

Il gruppo non ha precisato il contenuto esatto delle accuse, ma esse si inseriscono in un contesto di tensioni ricorrenti attorno alle pratiche di alcuni attori economici in Martinica. La denuncia menzionata, secondo Liberazionefarebbe parte di un approccio che prende di mira diversi distributori operanti sull’isola, accusati di pratiche anticoncorrenziali nei confronti dei consumatori.

Questa vicenda arriva in un momento in cui le discussioni ricorrenti si concentrano sui problemi della concentrazione degli attori economici e sulle loro conseguenze sui prezzi nei territori d’oltremare. L’Autorità garante della concorrenza ha, in passato, evidenziato le specificità e le fragilità del mercato estero, dove la debole concorrenza viene additata per spiegare i prezzi più elevati rispetto a quelli francesi.

GBH, che gestisce gran parte della distribuzione alimentare e non alimentare nella regione, si trova da diverse settimane al centro dei dibattiti sui meccanismi di regolamentazione economica. Il gruppo ha spesso confutato le accuse di egemonia economica, sostenendo di contribuire allo sviluppo locale attraverso i suoi investimenti e posti di lavoro.

Se le autorità contattate dagli informatori decidessero di aprire un’indagine, ciò potrebbe segnare un nuovo capitolo nelle relazioni tra attori economici e istituzioni di regolamentazione in Martinica.

Nel frattempo GBH si mostra disponibile a collaborare per dimostrare la propria innocenza di fronte alle accuse che ritiene infondate.

Dal momento che l’articolo iniziale del Liberazioneche ha portato alla luce la questione, il gruppo non ha specificato se verranno presi provvedimenti contro tale pubblicazione. GBH è già costretta da questi stessi informatori a giustificare i suoi conti il ​​23 gennaio davanti al tribunale commerciale misto di Fort-de-.

Per ora tutti gli occhi sono puntati sulle autorità competenti e sugli elementi che GBH intende produrre a sostegno della propria difesa. Il caso deve essere seguito, sia per le sue implicazioni legali che per il suo potenziale impatto sul panorama economico della Martinica.

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