Meglio, ma ancora non abbastanza. Questa è in sostanza l’analisi della FINMA, l’autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari, sui prezzi praticati dalle assicurazioni complementari. Nel 2020 ha denunciato fatture “spesso opache” e che sembravano “a volte troppo elevate o ingiustificate”, ed è stata pubblicata una guida di buone pratiche alla quale i fondi dovevano attenersi fino alla fine del 2024.
Quattro anni dopo la FINMA afferma di aver constatato progressi significativi, riferisce RTS. I prezzi dei ricoveri ospedalieri semiprivati e privati sono rimasti stabili nonostante il generale aumento dei costi. Ma permangono differenze significative tra i fornitori di servizi, e non sempre sono giustificate. Prende l’esempio di una cassa che aveva concordato con un ospedale per una notte di 191 franchi in più rispetto alla tariffa rimborsata dalla LAMal, prima di trasformare tale importo in 855 franchi nell’accordo definitivo. Anche gli onorari dei medici restano troppo elevati e nell’assicurazione di base e in quella complementare le prestazioni vengono detratte due volte. Pertanto le polizze d’assicurazione continueranno a essere vietate dalla FINMA, spiega.
Belgio