Pavel Durov, fondatore di Telegram, difende l’app di messaggistica dalle accuse di complicità criminale

Pavel Durov, fondatore di Telegram, difende l’app di messaggistica dalle accuse di complicità criminale
Pavel Durov, fondatore di Telegram, difende l’app di messaggistica dalle accuse di complicità criminale
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Pavel Durov, amministratore delegato e cofondatore dell’app di messaggistica Telegram, arriva al tribunale di Parigi per un’udienza, a Parigi, il 6 dicembre 2024. TOMMASO SANSONE / AFP

Il fondatore di Telegram, Pavel Durov, ha detto ai giudici inquirenti a dicembre che lui “è venuto a conoscenza in custodia di polizia della gravità di tutti i fatti” rimproveri alla sua piattaforma, secondo le dichiarazioni apprese sabato 18 gennaio dall’Agence -Presse (AFP) da una fonte vicina alla questione. Lui “non ha creato” Telegram nel 2013 con suo fratello “per criminali” ma la loro presenza “una piccola frazione”, “è aumentato anche”ha ammesso quest’uomo nato a San Pietroburgo che ha diverse nazionalità tra cui quella francese.

I giudici hanno denunciato una quindicina di gruppi dediti alla criminalità infantile, al narcotraffico, alle truffe, alla vendita di armi, all’uso di delinquenti, talvolta presenti sulla piattaforma, che sono valsi il licenziamento del CEO di Telegram. esame a fine agosto per complicità in attività criminali.

“Sapete che la facilità d’uso di Telegram permette a chiunque di accedere a piattaforme illecite, in modo molto più semplice che nel dark web? »gli hanno chiesto. si disse il signor Durov “non sono d’accordo”. Telegramma lo è “efficace” ed elimina mensilmente “Da 15 a 20 milioni di account utente e da uno a due milioni di canali e gruppi”rispose.

Il miliardario ha messo in dubbio la mancanza di riscontri da parte della giustizia o delle associazioni, ma lo ha comunque ripetuto: è lui, “personalmente, disgustato” da questi reati, “Dannoso per la società e le imprese”.

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“Progresso” con moderazione

Sebbene l’azienda con sede a Dubai abbia annunciato il suo primo utile netto annuale alla fine di dicembre, secondo Pavel Durov ha un debito di 2 miliardi di dollari. “Ci impegniamo a migliorare i nostri processi di moderazione”ha quindi dichiarato, facendo eco alle promesse pubbliche fatte a settembre, accolte con favore da Emmanuel Macron, aggiungendo che il suo “Le squadre hanno fatto molti progressi”.

In Francia, Telegram afferma di aver risposto a 4 richieste legali nel primo trimestre del 2024, rispetto alle 673 dell’ultimo. Nei primi sei mesi del 2024, a livello globale, Telegram ha dato risultati “Informazioni identificative (…) riguardante più di 10.000 utenti »ha assicurato il signor Durov. “Non c’è molto da vedere” dei vostri dichiarati 950 milioni di utenti, ha risposto un gip. Interrogato, David-Olivier Kaminski, avvocato del signor Durov, non ha risposto.

Telegram ha risposto all’AFP a quel messaggio “collabora con le autorità giudiziarie di tutto il mondo dal 2018, fornendo informazioni sui criminali quando richiesto da richieste valide e attraverso i corretti canali di comunicazione”.

Il mondo con l’AFP

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