Il dollaro cauto prima di Trump e dopo i commenti di Christopher Waller

Il dollaro cauto prima di Trump e dopo i commenti di Christopher Waller
Il dollaro cauto prima di Trump e dopo i commenti di Christopher Waller
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Intorno alle 11:55 il biglietto verde è pressoché stabile (-0,03%) contro la moneta unica, a 1,0304 dollari per euro. Ha tuttavia guadagnato lo 0,29% contro la sterlina, a 1,2204 dollari.

Il dollaro rimane contrastato venerdì, con il mercato che rimane cauto in vista dell’insediamento di lunedì del presidente eletto Donald Trump e dopo i commenti di un funzionario della Federal Reserve (Fed) degli Stati Uniti.

Intorno alle 11:55 il biglietto verde è pressoché stabile (-0,03%) contro la moneta unica, a 1,0304 dollari per euro. Ha tuttavia guadagnato lo 0,29% nei confronti della sterlina, ancora in difficoltà a causa della stagnazione dell’economia britannica, a 1,2204 dollari.

“Dopo i forti guadagni degli ultimi due mesi, gli operatori di mercato attendono ora la conferma che Trump attuerà aumenti tariffari aggressivi, previsti all’inizio del suo secondo mandato, per incoraggiare una rinnovata forza del dollaro USA”, osserva Lee. Hardman, analista presso MUFG. Tali misure potrebbero aumentare l’inflazione negli Stati Uniti, ritardando ulteriori tagli dei tassi da parte della banca centrale americana – rafforzando così l’attrattiva del biglietto verde.

Vari articoli di stampa delle ultime settimane hanno messo in dubbio l’entità e i tempi di un possibile rafforzamento dei dazi doganali, facendo ipotizzare aumenti graduali. Uno dei governatori della Fed, Anche Christopher Waller non ha escluso Giovedì l’istituto deciderà di abbassare i tassi fino a quattro volte nel 2025, se i dati sull’inflazione saranno ben orientati.

Waller si è inoltre “mostrato aperto a un taglio dei tassi già a marzo”, il che ha “contrastato” l’ipotesi di un atteggiamento più fermo da parte della Fed sui tassi, trainato dalla solida occupazione americana. , precisano gli analisti di Deutsche Bank. La Cina, dal canto suo, ha registrato una crescita economica del 5% nel 2024, il tasso più basso degli ultimi tre decenni escluso il periodo Covid, minato dal rallentamento dei consumi e dallo spettro di una guerra commerciale con gli Stati Uniti. .

Tuttavia, l’economia cinese “ha raggiunto l’ambizioso obiettivo del governo”, sottolinea Stephen Innes, analista di SPI AM, soprattutto grazie alle misure di sostegno di Pechino. Di conseguenza, il renminbi, un altro nome per la valuta cinese, rimane impassibile. Lo yuan onshore, scambiato nella Cina continentale, ha guadagnato lo 0,03% rispetto alla valuta americana, a 7,3288 yuan per dollaro.

Nel corso della seduta verrà pubblicata anche la produzione industriale di dicembre negli Stati Uniti.

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