La Corte Suprema americana ha approvato all’unanimità, venerdì 17 gennaio, l’entrata in vigore di una legge che minaccia un imminente divieto del popolarissimo social network TikTok, se la sua società madre cinese si rifiuta di venderlo.
I nove giudici della Corte hanno concluso che la legge contestata non violava il Primo Emendamento della Costituzione americana che garantisce la libertà di espressione. La legge, adottata ad aprile e che dovrebbe entrare in vigore domenica, fissa il 19 gennaio come termine ultimo per la società madre di TikTok, ByteDance, per trasferire l’applicazione a un altro proprietario, pena il divieto negli Stati Uniti.
Leggi anche | Articolo riservato ai nostri abbonati TikTok sta per essere bannato negli Stati Uniti. La sua ultima speranza: Donald Trump
Leggi più tardi
Venerdì la Casa Bianca ha comunicato che Joe Biden vuole lasciare la scelta dell’applicazione di questa legge alla prossima amministrazione, cioè quella di Donald Trump, che dovrà prestare giuramento lunedì. Negli ultimi mesi il presidente eletto ha espresso più volte la sua contrarietà alla messa al bando della piattaforma negli Stati Uniti.
“Ho appena parlato con il leader cinese, Xi Jinping. È stata un’ottima decisione sia per la Cina che per gli Stati Uniti. Mi aspetto che risolveremo molti problemi insieme, a partire da ora”Venerdì Trump ha scritto anche sulla sua rete Truth Social, citando in particolare TikTok tra gli argomenti discussi.
Francia
