Il personale della sala operatoria dell’Hôtel-Dieu de Lévis denuncia il mancato pagamento di un’ora e mezza per alcune ore di straordinario, misura giudicata “nei limiti dell’illegalità”, avvenuta in un momento in cui il CISSS de Chaudière-Appalaches annuncia tagli che comportano in particolare la soppressione di oltre 130 posti.
I dipendenti denunciano, ad esempio, che il loro straordinario non viene retribuito una volta e mezza se non si presentano al lavoro il giorno successivo al turno o nella stessa settimana.
Chantal Coulombe lavora come infermiera di sala operatoria da quasi 25 anni. In tutti questi anni mai una misura del genere era stata applicata.
“E poi decidono che non è più corretto”, dice.
Nella notte tra il 26 e il 27 novembre l’infermiera è stata di guardia dalle 23,25 alle 4, poi è stata richiamata dalle 6,20 alle 7,30
“Ero già lì e mi sentivo a posto per iniziare il mio turno regolare alle 7:30. Sono rimasta fino alle 13, ma a quel punto non funzionava più, ero ustionata, quindi sono tornata a casa”, spiega.
Mancavano due ore alla fine del suo solito turno.
«Così mi hanno tolto due ore alla volta e mezza e le hanno messe al tempo semplice», denuncia. Innanzitutto fare la guardia di notte non è piacevole. In parole povere, dimenticalo, non hai motivazione. È deprimente.
La sua collega, Julie Gosselin, ha un lavoro part-time. Ma lavora anche su chiamata per cui le sono sempre stati pagati gli straordinari. Non è più così.
“Ogni volta che torno a casa la sera in servizio, riducono sempre la tariffa a una tariffa semplice, anche se lavoro tutta la settimana”, si lamenta.
Anche un’infermiera in sala operatoria, Laurie Pruneau Gosselin, vive questa situazione da circa settembre. Sebbene il suo turno regolare sia dalle 7:30 alle 15:30, ha lavorato in un turno in cui le sono state accreditate 3,67 ore.
“Che mi sono stati pagati ad una tariffa semplice, perché alla fine il giorno dopo non sono tornata, dato che avevo finito la mattina presto”, spiega.
La situazione è stata denunciata anche in una lettera aperta.
La CISSS-CA invoca “una clausola specifica nel contratto collettivo in materia di recupero del tempo e di richiamo al lavoro nell’ambito del servizio di guardia per il gruppo di dipendenti interessati” che consiste in un codice sanzionatorio.
“Ad esempio, una dipendente che ha un turno dalle 7 alle 15 e che è di guardia la sera non sarà pagata in TS, perché non avrebbe raggiunto l’orario della sua giornata lavorativa regolare” spiega la portavoce Dominique Lessardo.
Ma il sindacato ritiene che l’articolo in tal senso del contratto collettivo non sia mai cambiato. L’annuncio dell’abolizione di oltre 130 posti di lavoro, contestualmente al taglio degli straordinari, è “una cosa molto divertente”.
La CISSS-CA assicura che la situazione non è legata a tagli e che sono in corso le verifiche sugli straordinari, per garantire il rispetto del contratto collettivo.