L’aumento dei prezzi al consumo si è fermato notevolmente nel 2024, attestandosi al 2% in media annua, dopo due anni segnati da un’inflazione sostenuta a causa della guerra in Ucraina, ha annunciato mercoledì 15 gennaio l’Istituto nazionale di statistica e studi economici (Insee).
Nel 2022 i prezzi sono aumentati in media del 5,2% e nel 2023 del 4,9%, spinti in particolare dai prezzi dell’energia e dei generi alimentari. Escludendo il tabacco, anche i prezzi al consumo sono meno dinamici, con un aumento dell’1,8% lo scorso anno, dopo il 4,8% nel 2023.
Il calo dell’inflazione in media annua è dovuto al nettissimo rallentamento della crescita dei prezzi degli alimentari (aumento dell’1,4% nel 2024, dopo l’11,8% l’anno precedente), al rallentamento di quelli energetici (+2,3%, dopo +5,6 %), la stabilità di quelle dei prodotti manifatturieri (0%, dopo +3,5%) e quella dei prezzi dei servizi (+2,7%, dopo +3%). I prezzi del tabacco, aumentati del 10,3%, dopo un aumento dell’8% nel 2023, sono gli unici ad essere aumentati di più nel 2024 rispetto all’anno precedente.
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Si prevede che l’inflazione continuerà a scendere nel 2025
Nel 2021, prima dell’inizio della crisi ucraina, i prezzi al consumo erano aumentati in media dell’1,6% su base annua. In media annua, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA), che consente confronti tra i paesi europei, è aumentato del 2,3% nel 2024, dopo un aumento del 5,7% nel 2023. Nella sua ultima nota sulla situazione economica, l’INSEE prevede che l’inflazione continuerà a scendere nel 2025, con un livello previsto dell’1% a giugno su dodici mesi.
L’INSEE ha inoltre confermato mercoledì che i prezzi al consumo sono aumentati dell’1,3% su dodici mesi a dicembre, come a novembre, e dello 0,2% rispetto a novembre, dopo un calo dello 0,1% in quel mese.
Anche l’inflazione core, che esclude dal calcolo i prezzi più volatili, si è attestata all’1,3% su un anno, dopo l’1,5% del mese precedente, mentre l’IPCA è aumentato dello 0,2%. nel corso del mese, dopo un calo dello 0,1% a novembre, è leggermente aumentato su un anno, all’1,8% dopo l’1,7% di novembre.
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