Dopo dure trattative
È chiaro che non si deciderà nulla finché non ci sarà un nuovo governo. E i negoziati si preannunciano duri. Anche se, a priori, non c’è motivo di escludere Steven Vanackere. Infatti, chi si prepara a diventare padre sarebbe favorevole al CD&V in un momento in cui i democristiani fiamminghi sembrano essenziali per la formazione del governo federale.
Il mandato di Steven Vanackere alla Banca nazionale non è stato rinnovato in tempo da Vivaldi
In attesa di questa possibile nomina, Steven Vanackere è disoccupato dal 2 gennaio. Viene sostituito da Pierre Wunsch per le competenze affidategli (in particolare la supervisione dei mercati finanziari). Il che significa che non ha diritto a un euro di stipendio. “I membri del comitato direttivo della BNB non sono dipendenti a tempo indeterminato della Banca. Restano in carica sei anni, rinnovabile fino all’età pensionabile, e la loro retribuzione è determinata sulla base di tale mandato. Poiché il mandato di Steven Vanackere è scaduto il 1° gennaio, non riceverà lo stipendio previsto dal suo mandato a partire dal 2 gennaio”.spiega il servizio stampa della BNB.
Abbiamo appreso che la scadenza del mandato del vice governatore ha recentemente portato il Consiglio di reggenza a discutere l’indennità di licenziamento. Ciò che ci conferma il servizio stampa. Spetta a noi gestire questo compenso, che viene corrisposto mensilmente all’interessato, fino a un dodicesimo ogni mese. potrebbe (ampiamente) superare i 500.000 euro lordi.
Pierre Wunsch (BNB): “Non c’è spazio per un aumento di stipendio”
Senza fare il minimo commento sull’importo indicato, il servizio stampa giustifica tale compensazione ricordandolo “Gli amministratori che cessano il loro mandato prima dei 67 anni devono rispettare un periodo cosiddetto di ‘raffreddamento’. Infatti, per un periodo di un anno, un amministratore non può esercitare un mandato nel settore finanziario. La remunerazione serve soprattutto a compensare questo ‘raffreddamento’”.
Il Consiglio di Reggenza è attualmente presieduto da Claire Tillekaerts, a capo di Flanders Investment&Trade. Sono presenti anche rappresentanti del mondo economico e sociale (datoriali, sindacati, ecc.).