Ultimi successi del canadese: il gatto teme ancora l’acqua fredda

Ultimi successi del canadese: il gatto teme ancora l’acqua fredda
Ultimi successi del canadese: il gatto teme ancora l’acqua fredda
-

Sei il tipo da “il gatto scottato ha paura dell’acqua fredda”? Io sì. Il canadese avrà vinto 9 delle sue ultime 12 partite (e 12 delle ultime 17), più della metà delle quali contro top team, mi chiedo ancora quanto durerà, quando si spezzerà.

Va detto che gli Hab non ci hanno viziato nell’ultimo decennio. Se la NHL non avesse ampliato i requisiti di accesso ai playoff 2020, parleremmo di sette esclusioni dal torneo primaverile in nove anni. In effetti, l’ultima volta che ha raggiunto i playoff in formato normale e si è diviso è stato nel 2017.

Foto MARTIN CHEVALIER

Rimanendo delusi, c’è motivo di rifiutarsi di lasciarsi trasportare troppo in fretta. Senza contare che le classifiche della Eastern Association sono estremamente serrate. Prima delle partite di domenica, gli Habs erano vicini al posto dei playoff (due punti) quasi quanto al penultimo posto nell’Est (tre punti). Non ci vorrebbe un lungo letargo per risalire la classifica.

Anche Kent Hughes, durante il suo bilancio di metà stagione, si è mostrato cauto quando il collega Marc de Foy gli ha chiesto se il peggio fosse ormai alle spalle. Il direttore generale non ha voluto mettersi troppo in mostra. Possiamo capirlo. Fino al giorno di Capodanno gli è stato ricordato il suo obiettivo di vedere la sua squadra lottare ferocemente per un posto nel grande ballo di primavera.

Allenatore per vincere

Solo che quando si tratta del ghiaccio dobbiamo ammettere che qualcosa sta succedendo. Nelle fila degli Hab ci crediamo più che mai. Lo dimostra. A cominciare dalle decisioni prese dietro la panchina.

L’insegnamento non sarà mai del tutto abbandonato. Del resto quella canadese resta una squadra giovane. Ma vediamo che Martin St-Louis ora punta di più per vincere.

D’ora in poi, i giocatori che non soddisfano le aspettative, che mostrano indisciplina o che non rispettano le istruzioni scaldano la panchina. Arber Xhekaj, Kirby Dach, Juraj Slafkovsky, Jayden Struble ne hanno avuto un assaggio ad un certo punto. Possiamo anche aggiungere il nome di Cayden Primeau, che ha tenuto compagnia a Renaud Lavoie e Marc Denis per 10 partite di fila sullo sgabello del portiere ausiliario.

Anche sul ghiaccio l’atteggiamento è cambiato. Il Tricolore mostra una combattività che non conoscevamo. Era ovvio contro le Stelle. 30 colpi. E non solo colpetti di spalla, e non perché il canadese ha inseguito il disco per tutta la serata. Parliamo di hit che hanno fatto risuonare il Bell Center. Josh Anderson, Xhekaj, Patrik Laine, Slafkovsky hanno tutti mandato in scena gli avversari.

“Il nostro ritmo ci permette di essere fisici. Siamo veloci, anticipiamo bene la partita, ci diamo la possibilità di concludere, ha detto St-Louis sabato sera, dopo la visita delle Stelle. Quando lo fai, impedisci all’avversario di entrare immediatamente in azione.

Rischi meglio calcolati

E’ bello da vedere. Incute rispetto e mette in allerta l’avversario. Ma non è solo questo. Il canadese gioca con intelligenza. Questa famosa maturità, specifica delle squadre veterane (come le Stelle, appunto), comincia a fare capolino nel campo di Montreal.

“Corriamo meno rischi rispetto a prima. Giochiamo in modo molto maturo, come una squadra di playoff, ha sottolineato Kaiden Guhle. Siamo stati faccia a faccia con loro tutta la sera”.

Gestione del rischio. È un mantra che St-Louis coltiva da diverse settimane. Sembra che il concetto sia stato finalmente assimilato.

“Se ripensi all’anno scorso, stavamo giocando una bella partita e all’improvviso, bang! botto! l’altra squadra ha segnato due o tre gol, ha analizzato l’allenatore. Abbiamo provato cose che non c’erano e ci è costato gol”.

Non solo l’anno scorso, gli si sarebbe potuto far notare. Nelle prime 29 partite, otto volte il canadese ha concesso quattro gol consecutivi all’avversario. Dal disgelo contro i Pinguini, giornata 29e partita, non è successo.

“Oggi siamo più misurati nelle nostre azioni. Ciò non garantisce la vittoria, ma aumenta le possibilità di successo”, ha affermato il residente di Laval.

Successi sempre più presenti. Se continua così, i prossimi tre mesi dovrebbero essere entusiasmanti, e l’acqua sarà sempre meno fredda.

-

PREV “Questo lo ricorderemo per primo” a Gerland (La Boulangère Wonderligue)
NEXT “I migliori giocatori non sono disponibili in inverno”… Luis Enrique vuole migliorare la squadra nella finestra di mercato