Un po’ di pioggia, ma soprattutto Tennis già piacevole. Anche se senza troppe sorprese, la prima giornata degli Australian Open è valsa la pena, illuminata in particolare da un veterano, uno sconosciuto e un fortissimo favorito.
NISHIKORI SORTI DU NEANT Melbourne offre una sorta di “revival”, che ci permette subito di parlare di un tempo che gli under 10 non possono (quasi) conoscere; un’epoca che ha visto Kei Nishikori giocare tra le grandi armi al vertice della gerarchia mondiale, sulla scia dei “Big Four”, invitandosi in particolare per 3 anni consecutivi al Masters (per 4 partecipazioni in totale), salendo al 4° posto Classifica ATP, giocando una finale del Grande Slam (US Open 2014) e 4 Masters 1000. Tutto questo è classificato nei nostri archivi, tanto che quasi credevamo che non saremmo mai riusciti a trovare i giapponesi sotto la riflettore. Ma domenica, 2183 giorni dopo la sua ultima vittoria al Melbourne Park, l’ormai 35enne è riuscito a battere Thiago Monteiro (4-6 6-7 7-5 6-2 6-3), non senza parare 2 palloni incontro. “Mi sono quasi arreso“, sussurrò un Nishikori molto emozionato.
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MODELLO RITORNO Questa vittoria potrebbe essere solo una tra le tante, ma il Giappone ha motivo di essere sopraffatto dall’emozione. Perché dal 2019 continua ad attraversare momenti difficili, quasi distrutto da molteplici infortuni (anca, ginocchio, spalla, gomito…). Nishikori ha resistito e ha perlustrato i piccoli tornei per cercare di riprendersi. È dalla seconda metà del 2024 che ha ritrovato gradualmente la luce, arrivando fino al 74° posto nella classifica mondiale. Domenica è diventato il 2° miglior giocatore della storia in partite del Grande Slam da 5 set. Qual è il prossimo passo? Sarà contro Tommy Paul o Chris O’Connell. Non è facile, ma sulla strada della rinascita tutto diventa possibile.
LE SOFFERENZE DI RUUD Casper Ruud vive una vera storia d’amore con l’Open di Ginevra e il Roland-Garros, ma non con l’Australian Open, dove soffre ogni anno per essere all’altezza. Lo dimostra anche domenica, quando il norvegese ha sfiorato la porta contro Jaume Munar, suo compagno di allenamenti, uscendo solo in 5 set (6-3 1-6 7-5 2-6 6-1). Ruud ammise di ripetersi che non aveva fatto tutte quelle ore di volo per poi cadere alla prima trappola. “Non era carino, ma non volevo davvero perdere lì, subito. L’ho rifiutato! E questo è ciò che probabilmente mi ha permesso di resistere nel 5° set…“
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CEDRO EXTRA Follia a Melbourne dove, in un’atmosfera calda, Hady Habib (26 anni) si è qualificato per i 32esimi di finale grazie al successo in 3 set su Yunchaokete Bu (ATP 65). Mai un libanese ha vinto una partita “Major”. Il nativo di Houston, 219° nel ranking ATP(!) e fuori dalle qualificazioni, ha quindi corretto questa “svista”, chiudendo i suoi pensieri con un dito alla tempia, in stile “Stanimal”. Sentiamo nelle nostre orecchie che il suo nome, Hady, significa “colui che ti guida sulla retta via”. Quella verso i 32esimi di finale è già aperta. Può continuare la strada per lui che incrocerà le spade con Ugo Humbert, testa di serie 14?
IL MESSAGGIO DI SABALENKA Non c’erano grandi dubbi sullo stato di forma di Aryna Sabalenka, ma la detentrice del doppio titolo non dovrebbe affrontare il suo ritorno a Melbourne con leggerezza, dato che il suo avversario Sloane Stephens è capace di tutto. Ebbene bisogna riconoscere che il bielorusso ha già lanciato un messaggio a tutti schiacciando l’americano 6-3 6-2. Negli ultimi 31 set giocati sulle sponde dello Yarra, la numero 1 della WTA ne ha perso solo uno. Hai detto “capo”?
UN OCCHIO SU ANDREEVA Una parola su Mirra Andreeva, 15esima al mondo che, nonostante abbia solo 17 anni, ha il bell’aspetto di una futura vincitrice del Grande Slam e che ha completato il suo primo turno senza battere ciglio contro Marie Bouzkova (WTA 42) che ha visto solo la partita (6-3 6-3). Dovremo osservare seriamente la pepita russa, che ha un tabellone aperto fino agli ottavi e una potenziale resa dei conti con… Sabalenka.
MARIA LA RESISTENTE È una delle sole tre (!) giocatrici con il rovescio a una mano presenti nel sorteggio finale di questo Australian Open 2025. E fortunatamente, Tatjana Maria (WTA 89) giocherà almeno un’altra partita dopo il suo 7-6 6-. 4 successi contro Bernarda Pera (WTA 70). Ma soprattutto, il tedesco, 37 anni, è diventato domenica il giocatore europeo più anziano a vincere una partita a Melbourne dopo 40 anni!
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3 CORSA SVIZZERA! Tre dei quattro rappresentanti svizzeri presenti in Australia entrano nella mischia questo lunedì: Dominic Stricker, Belinda Bencic e Viktorija Golubic. La partita del Saint-Galloise contro Jelena Ostapenko sarà seguita a partire dalle 3:00 su rtssport.ch
PECCATORE ASPETTATO Oltre ai tre incontri svizzeri, bisognerà seguire, questo lunedì, l’ingresso in corsa di Jannik Sinner, numero 1 del mondo e campione in carica, che affronterà una sfida non facile contro Nicolas Jarry, servitore di punta e abile pallavolista . Potenziale sorpresa in vista?
Arnaud Cerutti