La magia si è ripetuta allo Stade Francis-Le Blé. Poveri domenica scorsa ad Angers, gli uomini di Éric Roy, pur privati di diversi giocatori e ancora una volta non risparmiati dagli infortuni (leggi altrove), che non mancheranno di complicare il loro compito nelle impegnative settimane che li aspettano, hanno saputo mostrare una Volto completamente diverso per superare il Lione, anche se arrivato con l’obiettivo di approfittare dei passi falsi del monegasco Lille per tornare sul podio.
Camara-Ajorque: i bei tempi
Capace di saltare alcune partite, come ad Angers ma prima ancora anche a Montpellier o Auxerre, lo Stade Brestois ha saputo soprattutto evitare di ripetere gli errori del passato e alcune partite fallite. “Ho detto ai miei giocatori che sarebbe stato già bello se non avessimo subito gol nei primi cinque minuti”, ha detto Éric Roy. Ed è vero che non solo siamo partiti bene mettendo in difficoltà questo Lione, ma soprattutto siamo riusciti a segnare nelle prime situazioni. » Di Camara, prima, lui l’ex Stéphanois venuto a sconvolgere il parco del Lione dopo aver battuto Perri da posizione angolata (1-0, 8′), poi di Ajorque, già all’origine del primo gol e questa volta perfettamente servito con un colpo di tacco cieco di… Camara (2-0, 25′). Il modo ideale per l’attaccante della Reunion di festeggiare la sua 150esima presenza in Ligue 1, ormai unico capocannoniere della rosa del Finistère nella competizione (cinque gol).
In casa solo il PSG fa meglio del Brest
Se dunque potrà vivere alti e bassi, questo Stade Brestois ha un’altra particolarità, confermata sabato: una volta in testa alla classifica, la vittoria è (quasi) garantita. Cosa che ormai ha fatto sette volte su nove in cui ha aperto le marcature (tranne Paris e Rennes). Seconda miglior squadra della Ligue 1 in casa dopo il successo contro il Lione, riesce soprattutto a portare in casa i punti che si è lasciata scappare. “Ci troviamo bene qui. Il pubblico riesce a creare un clima molto duro per gli avversari, a cui non piace venire qui. È uno stadio piccolo, piove, c’è vento. Per noi ci dà la forza: siamo a casa, vogliamo dimostrarlo. Siamo davanti alle nostre famiglie, ai nostri amici. Vogliamo dimostrare a tutti loro che siamo buoni giocatori della Ligue 1″, spiega Brendan Chardonnet, molto ben posizionato per parlarne.
Nonostante un piccolo spavento alla fine del primo tempo, con la riduzione del punteggio di Veretout (2-1, 45’+1) seguita da un altro gol di Tolisso finalmente rifiutato per fuorigioco, i Finistériens, ben aiutati da un decisivo Marco Bizot, sono riusciti a superare una “squadra molto, molto forte”, come ha sottolineato Roy. E questo grazie alla loro “espressione collettiva, che è una grande soddisfazione”. Un “DNA”, una “intensità”, una “aggressività” e un “ritmo” che devono permettere loro di “esistere in questo campionato”, come ha insistito Chardonnet. Meno male: eccoli di nuovo nella Top 10.
La scheda tecnica
Arbitro: E. Wattellier.
Spettatori: 14 735.
MA. Brest: Camara (8′), Ajorque (25′); Lione: Veretout (45’+2),
Avvertenze. Brest: Fernandes (55′) ; Lione: Tessmann (57′), Caleta-Car (90’+2).
BREST. Bizot – Lala, Chardonnet (c), Ndiaye, Haïdara (Amavi, 46′, Zogbé 90’+4)- Camara, Fernandes, Magnetti – Doumbia (Del Castillo, 76′) – Ajorque (Sima, 85′), Baldé ( Pereira Lage, 76′). Allenatore: Eric Roy.
Non entrati in gioco: Coudert, Le Guen, Faivre, Salah.
LIONE. Perri – Mata, Caleta-Car, Niakhaté, Tagliafico (Abner, 46′) – Veretout (Nuamah, 46′), Tessmann (Maitland-Niles, 67′), Tolisso – Cherki, Lacazette (c) (Mikautadze, 76′) , Fofana (Benrahma, 80′). Allenatore: Pierre Sage.
Non entrati in gioco: Descamps, Kumbedi, Omari, Diawara.