ARTE – MARTEDÌ 7 GENNAIO ORE 23:45 – DOCUMENTARIO
La programmazione di documentari dedicati al mondo dello sport non è mai stata una delle priorità editoriali di Arte. Ma quando il canale culturale europeo decide di offrirlo, in genere vale la pena dargli un’occhiata.
Ricordiamo in particolare un documentario (firmato Benoît Heimermann e Jean-Christophe Rosé) dedicato alla storia dei 100 metri nell’atletica leggera, o uno sorprendente ritratto di Toni Kroos, un calciatore che ha portato la felicità alla nazionale tedesca e al suo club, il Real Madrid, prima di ritirarsi dallo sport.
Questa volta, con questo documentario in tre puntate dedicato a Franz Beckenbauer (1945-2024), uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi, Arte gioca ancora una volta sul velluto. Perché, al di là di una carriera sportiva eccezionale, tanto da giocatore quanto da allenatore o dirigente, colui che venne soprannominato il “Kaiser” (“l’imperatore”) incarnava anche una nuova idea della professione di sportivo di alto livello. livello e, più in generale, una nuova immagine della Germania.
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Dando la parola a testimoni diversi come il regista Christian Petzold, l’attore Matthias Brandt, suo fratello Walter Beckenbauer, leader politici, giornalisti o ammiratori francesi come Michel Platini o Didier Deschamps, il regista Torsten Körner riesce, con l’aiuto di un moltitudine di archivi cinematografici sorprendenti, un ritratto affascinante del “Kaiser”, un personaggio venerato in tutto il mondo.
“Aveva classe, eleganza”
Dalla complicata relazione con un padre che disprezzava il calcio a una carriera mozzafiato, passando per una giovinezza felice a Monaco e una vita sentimentale travagliata, sullo schermo appare tutta la complessità di un uomo dotato per il calcio e per la felicità.
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“Chi resta nella storia è chi regala emozioni. E Franz ha regalato emozioni. Aveva classe, eleganza”riassume Platini, mentre Matthias Brandt allarga lo spettro: “Per quanto ne so, nessun altro oltre a lui ha avuto un viaggio personale che corrisponde fino a questo punto al destino della Germania. Se ti stai chiedendo cosa è cambiato in noi dal 1945, guarda le foto di Franz. Possiamo leggere lì le trasformazioni di un Paese. »
Beckenbauer, un giocatore geniale e dall’eleganza pazzesca, ma anche il primo ad assumere un agente per gestire i suoi numerosi contratti pubblicitari, a frequentare il mondo della moda e della musica, a scuotere i luoghi comuni. “Il calciatore tedesco più conosciuto, il più famoso, il più illustre era anche il meno tedesco di tutti! Franz aveva una leggerezza, una sorta di nonchalance”questo Matthias Brandt. “Come un musicista in una band, sapeva quando farsi avanti e quando fare un passo indietro”conclude Christian Petzold.
Beckenbauer, l’ultimo imperatoredi Torsten Körner (All., 2024, 3 × 52 min).