Tutte le città con più di 150.000 abitanti fanno parte del sistema ZFE dal 1° gennaio 2025 e sono quindi libere di applicare il relativo calendario di divieti di circolazione. In considerazione della sua applicazione, i bollini Crit’Air sono ora obbligatori per tutti i veicoli, pena una multa.
Controlli automatici e bolletta in aumento
Il bollino Crit’Air è ormai obbligatorio in tutti i comuni con più di 150.000 abitanti. Alcuni ingressi a queste aree sono dotati di telecamere automatizzate in grado di scansionare le targhe per verificare la categoria del veicolo. Se guidi senza bollino o con un modello vietato, la multa cade: 68€ per un’auto, 135€ per un mezzo pesante.
E poiché le cattive notizie non arrivano mai sole, il prezzo del bollino Crit’Air è leggermente aumentato dal 1° gennaio 2025: si va da 3,77 € a 3,81 € per una spedizione nella Francia continentale e a 4,91 € per una spedizione fuori dalla Francia metropolitana. Un aumento minimo, ma fastidioso visto il costante aumento dei costi a carico degli automobilisti (riparazioni, controlli tecnici, assicurazioni, carburante, pedaggi, ecc.).
La fine dell’auto per le famiglie a basso reddito?
Gli automobilisti a basso reddito sono i primi colpiti da queste restrizioni. Molti hanno veicoli vecchi che non possono più utilizzare nelle grandi città. Per molti, acquistare un veicolo nuovo o elettrico è semplicemente fuori portata.
Senza alternative valide, queste famiglie rischiano di perdere la capacità di viaggiare. Nelle aree periurbane o rurali, dove i trasporti pubblici sono rari e talvolta inefficienti, l’auto è spesso indispensabile per andare al lavoro, accompagnare i bambini a scuola o fare la spesa. Breve, l’espansione delle ZFE e l’obbligo dei bollini Crit’Air potrebbero ulteriormente aggravare le disuguaglianze all’interno della società.
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