UNopo “The Zola Affair” nel 2019 e “Le matin de Sarajevo” nel 2022 – questo fumetto ha vinto il Premio del libro di storia contemporanea 2023 – Jonzacais Jean-Charles Chapuzet ritrova Christophe Girard e Éditions Glénat. Lo scrittore, giornalista, sceneggiatore di fumetti e disegnatore hanno firmato “L’ultima notte di Mussolini”, un fumetto ambientato sullo sfondo dell’Italia fascista e della violenza in cui seguiamo gli ultimi tre giorni di Mussolini e della sua amante in fuga Clara Petacci su le sponde del Lago di Como.
In questa storia documentata, si intuisce che l’autore è un dottore in storia presso Sciences Po Paris. “Durante i miei studi ho studiato parecchio le grandi dittature del XX secoloe secolo. L’ho incontrato di corsa sulle rive del Lago di Como, l’ho seppellito nella mia mente”, ammette lo sceneggiatore. Quando più tardi si recò sul Lago di Como, vide luoghi “terribilmente grafici”. Ha pensato a Christophe Girard: “Siamo una vera coppia, ho scritto la sceneggiatura basandomi su di lui. »
Hitler, affascinato da Mussolini
Un anno dopo, dopo aver scritto molto, aver incontrato il disegnatore alle fiere letterarie, aver lavorato sequenza dopo sequenza… “L’ultima notte di Mussolini” esce l’8 gennaio nelle librerie. “Sono fortunato, Christophe è un grande designer, questo si vede al primo sguardo. Il suo disegno è vivace e fluido”, continua Jean-Charles Chapuzet.
Il fumetto, sullo sfondo della corsa, riassume in una digressione la vita di Mussolini. “Ha un rapporto catastrofico con la violenza, le donne, il potere. Ciò che è molto interessante è il suo rapporto con Hitler. Inizialmente, Hitler era affascinato da Mussolini. E il rapporto si inverte, Mussolini diventa il cameriere di Hitler”, descrive lo sceneggiatore. Gli piace sondare anche i resistenti, comunisti e socialisti, non sono alleati, è “chi avrà la testa di Mussolini”. Per tre giorni abbiamo visto la fuga del dittatore, Clara Petacci e di alcuni fedeli. “Perso per perso, è una cacofonia, ognuno prende la sua cricca e si prende a schiaffi.”
La morte di Pier Paolo Pasolini
In questa violenza, prima della fine di questa storia degna di commedia dell’arte, alcune scene ci portano a Roma, la sera dell’1È Novembre 1975, con il poeta e regista Pier Paolo Pasolini. Il verso di Christophe Girard si fa più chiaro… Fino alla tragica fine del poeta, violenza estrema rossa di sangue nella notte buia, illuminata dal giallo dei fari.
Nell’altro suo fumetto, “Le matin de Sarajevo”, lo sceneggiatore menziona la visita di Georges Pérec, nell’agosto del 1957, a Sarajevo, quando scrisse il suo primo romanzo, “L’attacco di Sarajevo”. Sono momenti in cui vuole collegare l’avventura contemporanea alla storia, per dare una boccata d’aria fresca. Perché il fascismo sopravvive.
Durante il Festival Internazionale del Comics di Angoulême, i due autori firmeranno presso la libreria Cosmopolite, per poi venire a Jonzac. Attualmente, Jean-Charles Chapuzet sta lavorando a un libro, “Les Disparus de Boutiers”, e a un fumetto, sempre con Christophe Girard, “Les storms de Guernica”.