Questa è spesso una prerogativa di questi profili giocatore. Possono attraversare il gioco come fantasmi e trovare finalmente l’interruttore nel cuore della notte, quando le luci sembravano definitivamente spente. Contro Dunkerque, sabato pomeriggio a Roudourou, Rayan Ghrieb è esistito. Ha toccato palloni e avrebbe potuto fare anche la differenza nel primo tempo. Ma troppo spesso ha fatto scelte sbagliate nell’ultimo passaggio o nella conclusione. Così allo scoccare dell’ora, quando fu lanciato in profondità e alla fine fermò la sua corsa invece di colpire spontaneamente, lo stadio esplose. Ma è proprio in quel momento, dopo aver fissato il suo difensore, che trova il varco con una sottile giravolta di sinistro (59′, 0-1).
Come la squadra
Questa è la vecchia Dunkerque: imprevedibile, nel bene e nel male, a volte anche. “Anche lui ha avuto una prima mezz’ora difficile”, ha ammesso Sylvain Ripoll, il suo allenatore, dopo la partita. È stato meglio dopo, è stato decisivo. Ha fatto alcune mosse che possiamo e dobbiamo aspettarci da lui. Era in sintonia con la squadra. Non è mai facile giocare contro la tua ex squadra a livello emotivo. Devi rimanere concentrato sul tuo gioco. Ma questa settimana è stato bravo in allenamento. »
Dopo una prestazione deludente sul campo del Bastia (1-3), a metà dicembre, nella giornata precedente di Ligue 2, il 25enne mancino ha ricordato a Luis Castro, allenatore della squadra, quello che era capace di. formazione del Nord, con cui aveva litigato prima di lasciare il club la scorsa estate.
Potenziale di miglioramento
“È un giocatore di talento, un giocatore di ultimo passaggio”, spiega il tecnico del Guingamp. È capace di segnare e fare gol. Penso che questo gol gli farà bene. Ha tante qualità, adesso dobbiamo tirarle fuori tutte. » Una sfida per lo staff ma anche per il giocatore, da cui la luce deve uscire più spesso.
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