Nils Allègre continua il suo ottimo inizio di stagione. A fine dicembre in Val Gardena è arrivato vicinissimo al podio, quanto basta per dargli una carica per il futuro.
Dopo la sua prima vittoria in Coppa del Mondo nel SuperG di Garmisch-Partenkirchen l’anno scorso, il briançonnais Nils Allègre ha avuto un ottimo inizio di stagione, classificandosi sistematicamente nella top 10 e sfiorando il podio in Val Gardena a fine dicembre solo per “un centesimo di secondo”.
Un nuovo successo ravvicinato che oggi rafforza la sua determinazione: “È quel po’ di frustrazione che gli permette di avere un’anima in più per il resto della stagione”, reagisce.
“Nel complesso sono contento di me stesso dal punto di vista sportivo, sono contento della mia forma e mi sto divertendo molto sugli sci.”
A due settimane dall’appuntamento svizzero di Wenguen e dalla tappa austriaca di Kitzbühel, Nils Allègre vuole approfittare di un’assenza di dolori fisici, cosa piuttosto rara per l’alto livello. “Al momento non ho problemi, quest’anno tocco ferro, la mia caduta a Kvitfjell l’anno scorso in Norvegia si è risolta, non ho più postumi quindi ne approfitto”.
La caduta di Sarrazin a Bormio, una palla al piede psicologica
Un evento raro, poiché gli infortuni si accumulano quest’inverno. Tra le più notevoli: la terribile caduta di Cyprien Sarrazin durante l’allenamento del 27 dicembre a Bormio, a margine di una tappa di Coppa del Mondo.
Amico di lunga data e partner della squadra francese, Nils Allègre accusa il colpo: “È un ricordo che fa male, abbiamo già sofferto cose molto pesanti nella nostra squadra, la caduta di Cyprien rimarrà in un angolo fuori dalla mia testa in questa stagione e anche oltre, è nostro amico.
E per aggiungere: “dopo saremo attrezzati per superarci in gara e ci riusciremo. (…) Sta a noi unirci a lui, pensiamo a lui e alla sua famiglia”.
Niente, però, che possa smorzare la sua passione per lo sci. “Ci sono queste cadute che contaminano il piacere di praticare questo sport, ma dobbiamo ricordarci che è uno sport bellissimo, il piacere dello scivolamento e della velocità, la coesione della squadra. Dobbiamo abbracciarlo. richiamare per andare avanti.”
Nils Allègre che ha criticato aspramente l’organizzazione della gara di Bormio, puntando il dito contro una pista troppo pericolosa già da diversi anni.