Già scattate le lobby a favore di un nuovo format per la D1A: sul tavolo quattro opzioni – Tout le football

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Il nuovo contratto televisivo è stato firmato, resta da attuare. La Lega Pro andrà avanti dopo il nuovo anno. Tuttavia, alcune pressioni interne sono già iniziate.

Stringere alleanze, scendere a compromessi. C'è già molta discussione dietro le quinte tra i vari leader del calcio professionistico belga. Non sarà facile trovare un nuovo formato di competizione su cui i due terzi della classe siano d'accordo.

Il Bruges non cambia idea e si appoggia ad altri “big”

Una cosa è certa: il Club Brugge manterrà le sue posizioni. Il club del Venezia del Nord, diventato negli ultimi dieci anni il più grande del Belgio, vuole meno partite. Mantenere il formato attuale non è un'opzione per Bart Verhaeghe.

Il Club vuole essere meglio preparato per i suoi incontri europei. Il fatto che il calendario belga sia così fitto è quindi una spina nel fianco. Il Bruges voleva una competizione tradizionale, senza play-off, ma non ha ricevuto molto sostegno.

Soprattutto perché la mini competizione tra le sei migliori squadre propone ogni settimana partite di alto livello, e DAZN non vuole farne a meno. E nemmeno gli altri grandi club, perché più partite di alto livello significano più ricavi.

Quattro opzioni studiate

L'FCB, invece, beneficia del sostegno di Anversa, Genk e Anderlecht. Il che già non è male, considerando l’impatto di questi club. Vogliono anche abolire la divisione dei punti, sulla quale esiste un ampio consenso.

Attualmente ci sono quattro opzioni sul tavolo: mantenere il formato attuale, una D1A di 16 squadre con Play-Off di 4, una D1A di 14 squadre con Play-Off di 6, o una semplice competizione regolare, con 18 squadre.

Per ogni opzione ci sono dei detrattori. I piccoli club non vogliono una riduzione del numero delle squadre in D1A, mentre i grandi club vogliono meno partite, ma la conservazione dei Play-Off che generano molte più entrate.

Tutto si ridurrà ai negoziati. Bisognerà prevedere un compenso per cercare di accontentare tutti, ma ricevere due terzi dei pareri positivi sarà tutt'altro che scontato per Lorin Parys, che cerca di indirizzare i discorsi nella giusta direzione. Dopotutto, è probabile che ci siano attriti al tavolo delle trattative.

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