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Prendendo il comando all'inizio del terzo giro, più che un simbolo che un segnale, ha poi scavato, dieci metri, venti metri poi non lo abbiamo più visto e abbiamo contato i distacchi in decine di secondi su Vanthourenhout e Nys. Senza tremare o quasi, nonostante una svolta in una discesa che lo ha visto togliersi brevemente le scarpe, una ruota posteriore che scivolava o una leggera caduta a due giri dalla fine, senza serietà, il funambolo olandese ha ripreso ogni volta il controllo della sua macchina tempo.