Il clan Kylian Mbappé non rallenta la sua offensiva contro il Paris Saint-Germain. Secondo il quotidiano La squadral'avvocato dell'attaccante del Real Madrid, Delphine Verheyden, ha contattato venerdì la commissione d'appello superiore della FFF mentre il PSG non intende pagare al giocatore i 55,4 milioni di euro che chiede.
Al di là del conflitto tra le due parti, l'avvocato è preoccupato per il precedente potenzialmente creato dal club parigino con la sua posizione inflessibile rispetto alla posizione della commissione legale della LFP, che ha ritenuto “inammissibile” la richiesta del giocatore. “Il PSG ha portato la LFP davanti al tribunale di Parigi, ritenendo che non sia competente a obbligare un club a rispettare gli impegni assunti”, spiega l'avvocato. […] Ci troviamo in un caso che sta diventando molto più vasto del semplice caso del mio cliente. Può far crollare l’intero sistema. Per inciso, il club dice forte e chiaro a tutti gli altri club: “Smettete di pagare i vostri giocatori, costringeteli ad andare al tribunale del lavoro”. »
Il PSG non ascolterà le autorità sportive
Con il rischio di allungare i termini di pagamento di diversi mesi o addirittura di diversi anni. Si tratta quindi, insiste Delphine Verheyden, di tutelare i diritti di tutti i giocatori, e non solo del suo cliente, divenuto esempio della causa. “Il PSG vuole sfuggire alle regole del calcio. È disposto a far crollare il sistema piuttosto che adempiere ai suoi obblighi. Se le autorità non tutelano i contratti e i loro regolamenti, mandiamo un segnale forte che dice: “Potete calpestare tutti i giocatori”. » Dal canto suo, sempre secondo L'Equipe, il Parigi attende il Tribunale dell'Industria, l'unico in grado di pronunciarsi sulla questione secondo il club.
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