“Nessuna squadra è mai riuscita a raggiungere questo obiettivo”: Benoît racconta l’impresa del Belgio, campione del mondo di Backyard Ultra

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Il Belgio ha vinto il titolo di campione del mondo nel Backyard Ultra, un evento di resistenza estrema in cui i corridori devono completare un giro di 6,7 km ogni ora fino a quando rimane un solo partecipante. Scopri come Benoît e il team belga hanno spinto i propri limiti per stabilire un nuovo record mondiale durante questa competizione.

Il Belgio ha recentemente vinto il Campionato mondiale del cortile, che si è tenuto a metà ottobre a Retie. Tra i corridori belgi selezionati per questo evento c’era Benoît, uno dei 15 migliori atleti del paese scelto per rappresentare la nazione. La sua selezione è il risultato delle sue prestazioni nelle gare precedenti, in particolare dei suoi 50 giri completati durante una Backyard Ultra.

Cos’è il Backyard Ultra?

Il Backyard Ultra è un evento di resistenza unico. I partecipanti devono completare un giro di 6,7 chilometri in meno di un’ora. Ogni ora inizia un nuovo giro, finché non rimane un solo corridore in corsa. Questa gara mette alla prova il corpo e la mente degli atleti, spingendoli a superare costantemente i propri limiti.

Prestazioni belghe eccezionali

Per i campionati del mondo che si svolgono ogni due anni, ogni squadra nazionale gareggia nel proprio giro, nel proprio paese. Nell’edizione 2024, tre piloti belgi – Frank Gielen, Merijn Geerts e Ivo Steyaert – hanno completato 110 giri in 110 ore, stabilendo un nuovo record mondiale. Benoît, da parte sua, ha completato 51 giri, ovvero 342 chilometri. “Il fatto che siamo riusciti tutti a fare 50 ore è bellissimo Nessuna squadra mondiale è mai riuscita a farcela”sottolinea.

Nel 2020, il Belgio aveva già vinto il campionato del mondo. Benoît aveva quindi completato 34 giri, mentre il leader della sua squadra ne aveva completati 75.

Un’attività scoperta durante il confinamento

Benoît ha scoperto Backyard Ultra quattro anni fa, durante le sfide online lanciate durante il parto. “Durante il Covid facevamo le sfide online Era un po’ come il Backyard. Avevamo definito un giro di 6 o 7 chilometri che dovevamo fare al massimo in un’ora, da ripetere ogni ora”.spiega. “Tutti correvano nel loro villaggio e condividevano la notizia in diretta su Internet”.

Sedotto dal concetto, da allora ha investito in questa disciplina. Benoît si allena dalle quattro alle cinque volte alla settimana, percorrendo dai 60 agli 80 chilometri settimanali. “Quando mi preparo per un cortile, cerco di aumentare il volume di allenamento”precisa.

Ciò che apprezza particolarmente in questa attività è superare se stesso, “andare più lontano di quanto pensi di poter andare”confida Benoît. “L’aspetto umano, lo spirito di squadra e il sostegno reciproco tra i partecipanti” sono anche aspetti molto importanti del Backyard, dice. Durante i campionati del mondo è stato l’unico francofono della squadra, ma è riuscito a creare forti legami con gli altri partecipanti. “Anche quando ho smesso di correre sono rimasto lì ad incoraggiarli”ricorda.

Verso nuove sfide

Il Backyard Ultra continua a guadagnare popolarità e Benoît sa che dovrà superare se stesso per essere selezionato per i prossimi campionati del mondo tra due anni. “Il livello è diventato altissimo: dovrò fare più di 51 ore se voglio essere ancora lì”.ammette. Determinato, intende intensificare la sua formazione per raggiungere questo obiettivo.

Prossima gara in Belgio

Per gli appassionati e i curiosi, la prossima gara Backyard Ultra in Belgio è prevista per Retie il 26 aprile 2025. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale: www.backyardbelgium.com/fr/information/, e le registrazioni possono essere effettuate tramite questo pagina: www.sqmtime.com/fr-legendsbackyardbelgium.

Backyard Ultra ultra-trail running

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