Dirigetevi verso la capitale per Pepitedesiderosi di rilanciarsi a fronte di Maghi in piena difficoltà (16 sconfitte di fila). Ci siamo detti che questa era l'occasione perfetta per loro di vincere, anche se con a Nikola Jokic a… 56 punti, 16 rimbalzi e 8 assist (!!!), Denver non riuscì a farlo (122-113).
Privato di Alex Sarr, Kyle Kuzma, Malcolm Brogdon, Corey Kispert e persino Kyshawn George, mentre davanti mancavano Jamal Murray, Aaron Gordon e Dario Saric, Washington ha potuto contare su una tripletta Giordano Poole (39 punti, 8 passaggi) – Justin Champagnie (23 punti, 8 rimbalzi) – Jonas Valanciunas (20 punti, 12 rimbalzi, 5 assist, 5 stoppate) da concedersi al “Joker” e compagni.
Questa partita può essere riassunta come uno scontro tra i Wizards e Nikola Jokic. Esisteva dunque un vero e proprio collettivo che si opponeva ad un giocatore all'apice della sua arte, ma troppo solitario. Non appena il tre volte MVP si è riposato, i Nuggets hanno brillato nel gol e, non appena ha giocato, sono riusciti (semplicemente) a tenere a bada la squadra peggiore del campionato.
Washington ha preso rapidamente il controllo, guidata da Jonas Valanciunas e Justin Champagnie che stavano già rispondendo a Nikola Jokic. È stato poi Jordan Poole a farsi notare da lontano, per continuare a controllare Jokic che questa volta ha limitato le sue palle perse. Poole, ancora una volta, non ha rallentato il ritmo da 3 punti dopo la pausa, quando il “Joker” serbo ha premuto maggiormente l'acceleratore nell'area.
Ma questo non è bastato, soprattutto perché Denver si è calmata nell'ultimo atto, proprio quando i locali erano (finalmente) meno ispirati in attacco. Risultato logico, anche se sorprendente.
COSA RICORDARE
– Nessun nuovo record per Washington. I Wizards non vincevano da più di un mese (30 ottobre) e si ritrovarono impantanati in una serie di 16 sconfitte consecutive, pari al record di franchigia del 2011. Tuttavia, scelsero di reagire quella notte, approfittando dell'arrivo del loro “ex” Russell Westbrook. In una serata buona in termini di tiro, come Jordan Poole che ha messo a segno 9 canestri da 3 punti, i giocatori della capitale hanno fatto la differenza dietro l'arco (16 canestri a 5), oltre a poter contare su molto di più collettivo estensivo rispetto al contrario.
– Nikola Jokic…e basta. Oltre a stabilire il suo nuovo record in carriera, il “Joker” è diventato il 7° giocatore nella storia a segnare almeno 55 punti, 15 rimbalzi e 5 assist (dopo Elgin Baylor, Wilt Chamberlain, Rick Barry, Michael Jordan, Luka Doncic e Joel Embiid). Costretto a moltiplicarsi a causa delle assenze di Denver e di un “cast di supporto” limitato, ha fatto tutto il possibile per mantenere la sua squadra in partita regnando nell'area, ma sono rimasti sotto punteggio per tutta la partita. Esausto, il serbo alla fine rinunciò alle armi di fronte al fuoco nemico.
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Come leggere le statistiche? Min = Minuti; Tiri = Tiri riusciti / Tiri tentati; 3 punti = 3 punti / 3 punti tentati; LF = tiri liberi effettuati/tiri liberi tentati; O = rimbalzo offensivo; D=rimbalzo difensivo; T = Rimbalzi totali; Pd = assist; Fte: Falli personali; Int = Intercetta; Bp = Palle perse; Ct: Contro; +/- = Differenza di punti quando il giocatore è in campo; Pti = Punti; Eval: valutazione del giocatore calcolata da azioni positive – azioni negative.